Prima della sfida di Cremona, una partita che per il Pisa non è mai banale, è per certi versi doveroso interpellare Lamberto Piovanelli, uno dei bomber più amati dalla tifoseria neroazzurra nonché protagonista assoluto di quella storica partita che significò una storica promozione in serie A; è stato infatti lui l’ospite telefonico della puntata numero 88 di Finestra Sull’Arena. Rivedi la puntata e rileggi le parole di Lamberto Piovanelli.
Ciao Lamberto, parliamo del presente. I nerazzurri affrontano una Cremonese che è un po’ un leone ferito e quindi molto pericoloso. Cosa ne pensi?
Il Pisa si esalta quando deve incontrare squadre forti e fa un poco più di fatica contro le formazioni più deboli … la Cremonese è una grande squadra almeno sulla carta ed i neroazzurri hanno per certi versi l’obbligo di far punti per togliersi da una posizione di classifica che proprio tranquilla non è. Dai grigiorossi abbiamo preso Soddimo e Caracciolo, due ottimi giocatori che per qualche motivo a Cremona non hanno reso come sperato, a volte il calcio è strano e spesso si sta troppo dietro agli schemi e ci si dimentica della qualità dei giocatori che si hanno a disposizione.
Pisa e Cremonese necessitano di una svolta. I nerazzurri non vincono da cinque gare, la Cremonese da quattro, ma un pareggio non sarebbe la svolta di nessuno.
Si affrontano due squadre che hanno bisogno di una svolta : una eventuale vittoria del Pisa potrebbe tagliare le gambe definitivamente alla Cremonese. Se guardo la classifica ho paura delle squadre che al momento i neroazzurri hanno dietro : Empoli e la stessa Cremonese hanno rose davvero importanti e potrebbero togliersi dai guai, ecco perché sarebbe vitale fare bottino pieno nel match di domani sera.
Torniamo a quella che è la tua storia e la storia del Pisa, la partita di Cremona di 33 anni fa.
Per me Cremona è come una compagna che mi porto dietro da più di trent’anni, è un po’ come il Mondiale vinto da un calciatore di serie A … quando rivedo le immagini di quella curva, di quel muro neroazzurro che ci sosteneva, di quel serpente di auto sull’autostrada … è un qualcosa che mi porterò dentro per tutta la vita, un qualcosa impossibile da dimenticare. Mister Simoni preparò quella partita in maniera eccezionale, noi la vincemmo durante la settimana nonostante dall’altoparlante dello “Zini” durante il riscaldamento si parlava di festa in piazza per la promozione della Cremonese … Le cose poi andarono in maniera leggermente diversa … e per certi versi sono più di trent’anni che campo su quel goal di testa …
Torniamo al presente e torniamo agli artefici del progetto sportivo.
Sono “innamorato” di D’Angelo e Gemmi. Tutta la rosa vuole bene a D’Angelo, un allenatore che riesce a tenere tutti sulla corda e ad ottenere sempre il massimo dai calciatori che ha a disposizione ; il direttore invece è bravo e lo ha dimostrato, da due anni riesce a riparare alla perfezione nel mercato di gennaio quei difetti che la squadra evidenzia avere nel corso del girone di andata e non è affatto una operazione facile.