Il comico pisano Filippo Ignacchiti lancia il suo primo tour: anteprima il 2 Agosto a Calci, poi tappe in Toscana e (forse) in tutta Italia. “Ho quasi finito di scriverlo, sarà uno spettacolo tutto mio”
(guardala anche in versione video)
Ciao Filippo. Oggi sei milanese o sei pisano?
“Sono a Milano, sono ancora a Milano”
Siamo nel pieno dell’estate, con un Pisa tornato in Serie A. Per te è stato un anno speciale, anche per la collaborazione col club.
“Sì, cento per cento. Penso sia stato senza ombra di dubbio l’anno più bello della mia vita calcistica, anche se secondo me questa Serie A è arrivata un po’ troppo facilmente. Se passavamo dai playoff era più bello, dico la verità. Non ci siamo mica abituati noi a essere a dieci o dodici punti di vantaggio quando mancavano un sacco di giornate dalla fine. Quindi no, scherzi a parte, è stato bellissimo, è stato anche molto bello soprattutto viverla da… dai, usiamo sta parola anche se a me non mi piace… da influencer calcistico”.
Hai fatto un bel salto anche di stile e contenuti.
“L’anno passato con l’Aquilani non è che se ne vinceva tante, quindi facevamo uscire Telecronaca ogni tanto. Invece questa annata è stata particolare anche per me perché mi sono dovuto spingere un po’ di più, un po’ più oltre, ho dovuto ampliare un po’ di più il mio vocabolario”.
Ti senti un po’ in “concorrenza” con Andrea Orsini?
“No, assolutamente no. Io ho un maestro. Lui è molto molto più bravo, molto più portato. Lui lo fa di lavoro da tante generazioni. È tutta l’altra cosa, è live soprattutto, io mi registro, posso sbagliare quante volte voglio ripartire. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, lui è un altro livello”.
Ma i tuoi video funzionano.
“Vediamo ora con l’anno nuovo se funzioneranno ancora e se andrà tutto per il verso giusto, però è stato veramente bello. Me la sono goduta veramente a pieno. Stando fuori da casa, da quando abito a Milano, ho imparato proprio a godermi gli attimi, gli istanti. Perché abitando a Pisa, tutte le settimane arriva la partita e ti ritrovi con gli amici, diventa quasi abitudine, anche se è bello. Invece stando fuori, quest’anno ho visto super giù la metà delle partite allo stadio, però vedendone molto meno riesci a capire davvero quanto sia bello essere allo stadio con i tuoi amici”.
Ti è mai capitato un blocco creativo?
“Assolutamente sì. L’anno scorso, proprio a inizio anno, con il Pisa stavamo collaborando appena era partita l’avventura d’Inzaghi. Non mi ricordo neanche perché in realtà. Siamo ripartiti con le telecronache, ne abbiamo fatta una per Pisa-Salernitana, quella l’abbiamo vinta a Salerno, poi niente fino a Pisa-Sassuolo, lì è esploso il video. Poi siamo ripartiti comunque qualche mese dopo, non l’abbiamo fatta per tutte”
Hai parlato spesso con Francesco, il social media manager del Pisa.
“Assolutamente sì. Ci siamo detti: ma davvero vogliamo perderci a livello di numeri tutto quello che il Pisa sta facendo? Ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda e abbiamo iniziato con dei buonissimi risultati. I video miei e del Pisa, soprattutto su TikTok, fanno dei numeri che il Pisa non ha mai fatto e continua a non fare”.
Che bolle in pentola per la stagione 2025-26?
“Stanno bollendo in pentola tante cose, però se mi permetti preferirei non dirle, perché manca veramente poco a quando le dirò. Continuerò sicuramente a fare quello che abbiamo fatto nelle altre stagioni, però in maniera diversa e più continuativa, su più fronti. Instagram, TikTok e ora anche YouTube”.
Hai pubblicato anche una canzone, “Arbitro fischia la fine”…
“È nato tutto per scherzo, naturalmente. Mi sono detto che quest’anno davvero si va in Serie A, perché me lo sentivo troppo. Allora mi sono detto che ci voleva qualcosa che restasse, qualcosa di ganzo. Una specie di hit estiva, con un ritmo un po’ bello andante, da discoteca. A scrivere, siccome non so scrivere, mi sono rivolto a qualche amico che mi ha aiutato. Uno l’avevo conosciuto a scuola quando andavo alle superiori e con l’altro ci faccio il fantacalcio. Si chiamano TIberio Burchi, mentre l’altro è “Donny Meraviglia”. Mi hanno aiutato e da marzo è venuto fuori un bel progetto”
Hai avuto riscontri inaspettati?
“Ieri proprio mi è arrivato un video di una coppia che si è sposata e ha fatto il matrimonio a tema Pisa, per tutta la serata hanno ascoltato la mia canzone. A me queste cose mi fanno troppo ridere. Gli animatori del Grest a Barbaricina hanno deciso che l’inno del Grest sarebbe stato “Arbitro fischia la fine”. Si sono inventati il balletto, i bambini l’hanno imparato. Sono proprio cose belle che a me piacciono tanto”.
Pensi di rifarlo?
“Ma lo sai sì, perché mi sono divertito parecchio. Mai dire mai. Mi è piaciuto proprio vedere l’evoluzione della canzone scritta, provata. Mi è proprio piaciuto, sì”.
Com’è vivere a Milano? La rifaresti quella scelta?
“Io sono partito per Milano per cercare di aiutare Pippetto. Però credo che alla fine Milano abbia aiutato di più Filippo rispetto a Pippetto. Alla fine Pippetto non è altro che Filippo all’ennesima potenza. Milano top, Filippo è diventato un uomo. Filippo è riuscito a raggiungere tante cose, ha velocizzato un processo di crescita che a Pisa sicuramente non sarebbe avvenuto. Non so se avrei avuto tutti questi stimoli a Pisa”.
E ora… arrivi anche nei teatri?
“Sto finendo di scrivere il mio spettacolo che inizierò a portare nei teatri e ovunque da Ottobre o Novembre. Lo spettacolo è praticamente pronto, l’ho quasi finito. Il 2 Agosto sarò a Calci, a una delle tante feste sagre che fanno d’estate, e porterò già una mezz’ora dello spettacolo che poi andrà nei teatri e nelle feste. Sarà un vero e proprio tour. Inizialmente sono in Toscana, poi vediamo. Naturalmente il mio obiettivo è quello di unificare un po’ tutta l’Italia. Partiamo dalla Toscana, intanto facciamo un bel lavoro in Toscana e vediamo un po’ come va. Però sì, mi piaceva darti questa notizia e farla uscire da te e dal giornale”.