Aspettavamo tutti uno sprint del Pisa nel finale di campionato, invece nelle ultime 5 giornate è arrivata solo una vittoria. I nerazzurri sono sempre più lontani dalla zona promozione diretta e rischiano di scivolare al punto più “basso” della classifica di quest’anno, se il Brescia dovesse battere il Parma questa sera. Con una lunga settimana di distanza dalla sfida col Como serve una sterzata, perché dopo un campionato così, se i nerazzurri dovessero fallire la promozione diretta, presentandosi ai playoff in una posizione “debole” sarebbe davvero un delitto.

LA TESTA – Appare del tutto inspiegabile il modo in cui il Pisa abbia buttato via il vantaggio accumulato nel girone d’andata. Quattro lunghezze sopra la seconda classificata e, ancora oggi, i nerazzurri sono la squadra che è rimasta di più al comando del campionato. I nuovi acquisti di gennaio avrebbero dovuto far compiere una decisa sterzata al gruppo e, a conti fatti, il loro rendimento, quando impiegati, è stato più che positivo. Torregrossa e Puscas la buttano dentro con regolarità e Benali è il trequartista che serviva alla squadra. A venir meno invece sono stati i giocatori che hanno portato la squadra al comando del torneo. La difesa ha iniziato a scricchiolare. Leverbe ultimamente è il fantasma di sé stesso: distratto, leggero nei contrasti e superficiale nei disimpegni. Touré si è perso per strada e come lui anche Lucca, ormai da troppo tempo. D’Angelo inoltre ha lanciato un allarme preoccupante. “Rischiamo di mangiarci le mani questa estate”. La squadra non sa più divertirsi? Non riesce più a giocare libera di testa? Questo tipo di fragilità adesso inizia ad essere preoccupante e né i tifosi, né gli addetti ai lavori, possono essere responsabili di questo problema.

ADDIO PROMOZIONE DIRETTA? – Con il pareggio di ieri il Pisa deve dire addio ai sogni di promozione diretta? Matematicamente no, ma realisticamente iniziano ad essere tante le squadre davanti al Pisa, che rischia di scivolare al sesto posto se il Brescia dovesse vincere stasera col Parma e sarebbe il punto più basso mai raggiunto quest’anno in classifica, visto che i nerazzurri non sono mai scesi più giù del quinto posto. Recuperare la testa significa però anche provare l’assalto alla miglior posizione possibile in vista dei playoff, uno scenario su cui adesso bisogna puntare forte e pensare con serietà. Questione di fasce: Il terzo e quarto posto garantiscono l’accesso da una posizione di vantaggio e con un turno in meno. Il quinto e sesto posto consentono di giocare in casa il turno preliminare, mentre il settimo e l’ottavo posto sarebbero un autogol. E se il Pisa alla fine non riuscisse ad andare in Serie A? Non sarà un fallimento e probabilmente “dobbiamo ricordarci da dove siamo venuti”, ma è anche vero che il Pisa non ha mai investito così tanto nella sua storia e questo dovrà pur contare qualcosa. Perciò non bisogna vanificare quanto è stato costruito.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018