Il Pisa corregge la rotta e torna parzialmente sui suoi passi: mini carnet a prezzi calmierati, resta sempre l’attesa per il dato ufficiale sugli abbonati.
DALLE POLEMICHE AL DIETROFRONT – Il Pisa ha scelto di fare un passo indietro. O, meglio, di fare un passo avanti. Dopo le polemiche delle ultime settimane, segnate da proteste sui prezzi e perplessità sui prezzi e sull’accessibilità degli abbonamenti, dal punto di vista numerico, per scarsa disponibilità di posti, la società ha annunciato la vendita di mini-abbonamenti da cinque gare nei settori Curva Sud e Gradinata. Una mossa attesa, se non necessaria, accolta positivamente da gran parte della tifoseria se letta alla luce delle analisi già fatte: tariffe tra le più alte d’Italia (ne avevamo parlato qui), con differenze enormi tra vecchi e nuovi abbonati, la cancellazione delle agevolazioni famiglia, un listino in curva “plus” che ha toccato quota 440 euro. Numeri che avevano collocato Pisa tra le cinque piazze più care dell’intera Serie A, dietro solo alle big e che poi, con i biglietti venduti con la Roma, l’avevano fatta schizzare al primo posto come prezzi (ne avevamo parlato invece qua).
IL PASSO AVANTI – Quello che colpisce in positivo è il tono usato dalla società nella comunicazione ufficiale: “come senso di massima coerenza e sensibilità verso tutta la tifoseria sarà rielaborata la scelta di limitare numericamente la vendita degli abbonamenti; una scelta inizialmente fatta con il solo obiettivo di permettere un’ampia turnazione tra gli spettatori della Cetilar Arena e consentire così al maggior numero di persone possibili di seguire dal vivo il Campionato di Serie A EniLive stagione 2025-2026. Per questo motivo la Società ha deciso di mettere in vendita i posti ancora disponibili, nei settori di Curva Sud e Gradinata” si è letto qualche ora fa nel comunicato. Tradotto: il club ammette che la strategia iniziale, quella della “turnazione” (ne avevamo parlato a questo link) tra spettatori per permettere a più persone di vedere la Serie A, non ha convinto fino in fondo. E allora ecco i carnet da cinque partite, a un prezzo proporzionato alla campagna abbonamenti estiva. Una forma di rettifica che va accolta con rispetto. Non è sempre scontato, soprattutto nel calcio di oggi, che una società ascolti le voci critiche e riveda le proprie decisioni, almeno in parte. Resta però un unico appunto. Nessun dato ufficiale è stato ancora comunicato sugli abbonamenti sottoscritti in estate. Il Pisa è ad oggi l’unica società professionistica italiana – dalla Serie A alla C – a non aver reso pubblica la cifra totale a consuntivo, ma siamo sicuri che risolte le problematiche legate al nuovo stadio e alla gestione anche dei nuovi metodi di lavoro legati alla straordinarietà degli eventi di questo inizio di stagione, la società rivelerà questi dati.