La festa per la promozione in Serie A è solo rimandata di qualche giorno. Al termine di una partita ricca di spunti la decide Meister servito in rimessa laterale da Tramoni, con lo zampino di Inzaghi. Purtroppo però non basta. Dagli altri campi infatti lo Spezia vince contro la Salernitana, tenendo ancora a galla una fiammella. Il vantaggio resta a 9 punti a tre giornate dal termine, con lo scontro diretto a favore dei liguri, ma ormai è solo una statistica, per la Serie A manca solo l’ufficialità e l’attesa è solo parte del piacere.
L’Arena si mette l’abito più bello per il primo match point della stagione. Una vittoria, con un pareggio o una sconfitta dello Spezia, determinerebbe la matematica promozione in Serie A, così come un pareggio dei nerazzurri e una sconfitta dei liguri. Per l’occasione ci sono ben più degli 11.300 spettatori consentiti, dato che i cancelli dell’Arena Garibaldi sono stati aperti per una buona mezz’ora prima del fischio d’inizio, per accogliere spettatori oltre la capienza, quasi come in un revival dei due Pisa-Monza del 2007 e del 2022. Inzaghi, che ha coperto bene le sue carte prima del match, schiera Semper tra i pali con Calabresi, alla terza partita consecutiva da titolare, accanto a Caracciolo e Canestrelli. A centrocampo l’inedito duo dei centrali Solbakken e Marin, mentre sulle fasce Touré e Angori. Moreo, recuperato in extremis, agisce insieme a Tramoni dietro l’unica punta Lind. Occhio anche alla diffida con Calabresi, Marin, Meister e Angori a rischio squalifica, così come il tecnico Inzaghi.
Prima della partita una straordinaria coreografia prende vita sugli spalti dell’Arena. “Te lo dico con la voce… Te lo canto con il cuore… Perché il Pisa è la mia vita… e il nerazzurro è il mio colore. Già non vedo l’ora di ritornare… Arena Garibaldi stadio Romeo Anconetani”, è la frase che emerge attraverso gli striscioni che compaiono all’Arena Garibaldi. Poi tante bandiere nerazzurre, rosse e bianche fanno da sfondo per una festa che, di fatto, si porta via i primi 10 minuti della partita.
PRIMO TEMPO – La gara è molto combattuta fin dai primi momenti. Si gioca prevalentemente a centrocampo, i ritmi sono alti, ma nel primo quarto d’ora non si riscontrano azioni significative e tiri nello specchio della porta. I ritmi si abbassano fino alla mezz’ora e, ancora una volta, non si registrano tiri verso la porta avversaria né da una parte, né dall’altra. Il gioco si inizia a spezzttare e, in questa fase, salgono in cattedra i difensori, specialmente Caracciolo e Calabresi, autori di interventi importanti, mentre si vede il pressing di Lind e i polmoni di Touré. I ritmi si abbassano fino alla mezz’ora e, ancora una volta, non si registrano tiri verso la porta avversaria né da una parte, né dall’altra. Il gioco si inizia a spezzttare e, in questa fase, salgono in cattedra i difensori, specialmente Caracciolo e Calabresi, autori di interventi importanti, mentre si vede il pressing di Lind e i polmoni di Touré. La prima conclusione del match arriva al 29′ con Tramoni, servito da Lind. Il corso lascia partire un destro dai 20 metri, ma la sua conclusione sfiora il palo alla sinistra di Cerofolini. Al 32′ risponde il Frosinone con un colpo di testa di Ambrosino che si perde sul fondo. Un minuto dopo Lind conquista un corner grazie alla deviazione di un difensore a una sua conclusione verso la porta. Dal conseguente angolo Touré svetta, ma manda alto sopra la traversa. Al 35′ Tramoni ruba palla a Cerofolini, ma poi il portiere dei ciociari si fa perdonare intervenendo e riprendendosi il pallone. Termina così il primo tempo, mentre lo Spezia segna e chiude all’intervallo con il vantaggio di 1-0. Se finissero così entrambe le partite, la festa sarebbe rimandata al 4 maggio.
SECONDO TEMPO – Al rientro dagli spogliatoi Touré giganteggia sulla fascia destra. Poi ci prova al 49′ in mezza rovesciata, provando a replicare la rete di Cosenza, ma stavolta la coordinazione non è la stessa e il suo destro al volo termina alto. Al 53′ Moreo aggancia al volo di destro e prova di sinistro la conclusione verso la porta, ma il pallone si impenna. Il Pisa cerca troppo la giocata singola in questa fase. Anche Marin ci prova da lontano, ma il suo destro è alto e completamente fuori misura al 54′. Dopo una sfuriata del Pisa, al 60′ Partipilo va via sulla destra, converge e lascia partire un destro che termina alto sopra la traversa. Primi cambi per Inzaghi che mette dentro Sernicola per Angori e Piccinini per Solbakken. Al 70′ il Pisa reclama un tocco di mano su un tiro di Tramoni, evidente anche secondo le immagini, ma il var incredibilmente non richiama. All’82’ il Pisa passa in vantaggio. Inzaghi, dalla panchina, raccoglie il pallone velocemente su rimessa laterale, la da a Tramoni che serve Meister, appena entrato per Lind. Il danese si infila in area e segna la rete dell’1-0. Ultimi cambi del Pisa con Tramoni che lascia il posto ad Abildgaard e Calabresi che si fa sostituire da Rus. Il recupero si trascina per oltre 7′ e finisce così. Con lo Spezia vincente in Liguria la festa per la Serie A è solo rimandata.
TABELLINO PISA-FROSINONE 1-0
PISA (3-4-2-1): Semper; Calabresi (87′ Rus), Caracciolo, Canestrelli; Touré, Solbakken (67′ Piccinini), Marin, Angori (67′ Sernicola); Moreo, Tramoni (87′ Abildgaard); Lind (78′ Meister). A disposizione Nicolas, Loria, Hojholt, Castellini, Arena, Morutan, Bonfanti. All. Inzaghi.
FROSINONE (4-3-3): Cerofolini; Oyono, Cittadini (66′ Bettella), Lusuardi, Bracaglia; Vural, Bohinen, Begic (75′ Cichella); Ghedjemis (56′ Partipilo), Ambrosino (46′ Kvernadze), Di Stefano (57′ Canotto). A disposizione Sorrentino, Marchizza, Lucioni, Oyono, Monterisi, Barcella, Grosso. All. Bianco.
Arbitro: Ghersini di Genova
Reti: 82′ Meister
Ammoniti: Nessuno
Note: Spettatori. 11.043. Recupero 0 pt, 7′ st