C’erano una volta le lunghe code per abbonamenti e biglietti che oggi sembrano un lontano ricordo. Oggi infatti gli stadi restano chiusi e questo 2020 sarà ricordato senza dubbio come l’anno del Covid-19. Economicamente è stato un salasso per tutti e anche le società di calcio non sono escluse da questo problema. L’accoppiata più pericolosa, dal punto di vista finanziario, riguarda gli stadi vuoti e i protocolli. A quanto ammontano le perdite? Vediamo come si sta destreggiando il Pisa che cerca di far quadrare i conti al meglio, nonostante i problemi.

Le lunghe code “di una volta”

MANCATI ABBONAMENTI E STADI VUOTI – Immaginate la classica notifica Facebook “accadde oggi”, mentre passa sotto la home del noto social network una foto di una lunga coda di tifosi intenti ad acquistare i biglietti per l’esordio di campionato o per il rinnovo degli abbonamenti. Quasi un lontano ricordo. Al momento infatti la campagna abbonamenti è chiusa, per un mancato incasso, se consideriamo i dati dello scorso anno, di poco più di un milione di euro. Il rateo abbonati per gara infatti corrispondeva, con i 5215 tesserati della scorsa stagione, a 53.772 per partita, per un totale di 1.021.668 euro. Numeri che arrivano a raddoppiare e non solo, se arriviamo a considerare i mancati introiti dei biglietti dei non abbonati e dei rimborsi per abbonamenti e biglietti della scorsa stagione. Restando bassi, arrotondiamo per difetto e non per eccesso a una cifra di 2 milioni di euro. Chissà per quanto resteranno chiusi gli stadi. Anche il presidente della Figc Gabriele Gravina c’è andato cauto solo pochi giorni fa: “Purtroppo l’andamento dei contagi non consente in questo momento di fare passi in avanti, almeno per quanto riguarda i grandi numeri. Il calcio senza tifosi è uno spettacolo monco, ma dobbiamo renderci conto di quello che sta accendendo. Noi siamo pronti, non appena le condizioni lo consentiranno faremo tutto il necessario”.

CON I PROTOCOLLI IL CONTO FINALE E’ SALATO – A questo dobbiamo aggiungere che il Pisa, se dovesse durare ancora questo stato di emergenza, ma soprattutto se i protocolli dovessero rimanere gli stessi per tutta la stagione una squadra come quella nerazzurra potrebbe spendere in tamponi una spesa intorno al milione di euro, comprendendo anche la Primavera. “Sì, la spesa sarebbe quintuplicata rispetto alla scorsa stagione”, aveva rivelato ieri a La Nazione il dottor Virgilio Di Legge, confermando che la società arriverebbe a perdere un milione di euro da tamponi e protocolli per prima squadra e formazione Primavera se il protocollo fosse applicato fino al prossimo giugno per un totale complessivo di poco più di 3 milioni di euro di perdita tra mancati introiti e spese che prima del Covid-19 non esistevano. Spese che vanno ad aggiungersi a quelle di routine, tra organizzazione, logistica o stipendi. E meno male che per la Serie B arrivano circa 4 milioni e poco più di contributi oltre ai diritti Tv, lo scorso anno quantificati, per squadra, intorno a una cifra compresa tra 1,2 e 1,6 milioni di euro.

FAR QUADRARE IL BILANCIO – Far quadrare il bilancio però è difficile, ma il Pisa ha il vantaggio di avere avuto una gestione oculata, merito della famiglia Corrado e del resto del CDA della società nerazzurra. Mai come quest’anno occorrerà evitare il passo più lungo della gamba, e l’imperativo dovrà essere consolidare la categoria, sperando che non sia necessario passare un intero anno immersi in questo bagno di sangue economico e che la stagione cominci regolarmente, anche se la sensazione di molti addetti ai lavori è che la data prevista per l’inizio del campionato, ovvero il 26 settembre, possa anche non essere rispettata. Speriamo che il Covid-19 possa attenuarsi e il governo di conseguenza attenuare la stretta. Una seconda stagione in Serie B sarebbe potuta essere di grande beneficio, ma le spese del Covid rischiano quasi di non farli percepire.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018