Tra conferme come Tramoni e Moreo e i volti nuovi come Stengs, Lorran e Cuadrado, l’allenatore ha ampia scelta dietro la punta, ma occhio al cambio di modulo.
DUE MAGLIE PER CINQUE – A pieno regime, la zona alle spalle dell’unica punta (Nzola o Meister) potrebbe diventare il punto di forza del Pisa. Un reparto in cui Gilardino sta lavorando molto, alternando interpreti con caratteristiche diverse ma tutti potenzialmente titolari. In attesa della sfida di domenica contro l’Udinese, il tecnico dovrà decidere se puntare su chi conosce bene oppure aprire subito spazio alle novità del mercato.
TRAMONI E MOREO – Matteo Tramoni e Stefano Moreo rappresentano le certezze della scorsa stagione. Il corso con passaporto italiano ha convinto Gilardino sia nel ruolo di trequartista sia da mezzala, sfruttando la sua duttilità e capacità di strappo, anche se è ancora in fase di apprendimento per questa nuova interpretazione di ruolo. Moreo, invece, è stato spesso usato come per svariare su tutto il fronte, garantendo equilibrio e lavoro sporco in fase offensiva e difensiva. Un giocatore prezioso difficile da lasciare in panchina.
STENGS – Ma il mercato ha portato volti nuovi. Calvin Stengs è uno di quelli che più si è messo in mostra nei primi allenamenti e nel debutto con la Roma. Il giocatore olandese, arrivato in chiusura di mercato, si sta già guadagnando la candidatura a una maglia da titolare contro i friulani. Gilardino lo sta provando sulla trequarti, ma anche sugli esterni, dove può incidere con la sua qualità tecnica e il tiro da fuori.
LORRAN -Più giovane, ma altrettanto interessante, è Lorran. Il talento brasiliano classe 2006 ha bisogno di tempo per adattarsi, ma le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti. Può anche esterno d’attacco, trequartista, seconda punta. Il mister lo sta provando in più ruoli, per capire come inserirlo al meglio nella squadra e non è escluso che sia un giocatore chiave per passare anche al 3-5-2 puro. Con calma sarà un nome da tenere d’occhio.
CUADRADO – Infine c’è Juan Cuadrado. Inizialmente impiegato più largo, il colombiano ha mostrato in precampionato e da subentrato di poter giocare anche centralmente, alle spalle della punta. La sua esperienza può risultare preziosa in certe fasi della gara, soprattutto quando c’è bisogno di accelerare o cambiare marcia. Sta ancora ritrovando la condizione (dice lui di essere all’80%), ma è destinato a entrare nelle rotazioni.
CAMBIO DI ASSETTO? – E proprio in vista del pieno recupero di Cuadrado e dell’inserimento graduale di Stengs e Lorran, non è da escludere un cambio di assetto. Finora Gilardino ha lavorato sul 3-4-2-1, ma nelle prossime settimane si potrebbe tornare anche al 3-5-2, con un centrocampo più folto e due punte davanti. L’ipotesi è concreta e chissà che qualcosa non possa già vedersi nella gara con l’Udinese. Solo il tecnico potrà sciogliere questa riserva.