Nonostante l’aumento degli ingaggi, il Pisa è rimasto di poco al di sotto della metà della classifica delle squadre che hanno gli stipendi più alti in campionato. Proprio per questo motivo, guardando chi ha speso di più, la società nerazzurra è tra le più virtuose nel rapporto qualità prezzo.
IL CONFRONTO – Nella stagione 2021/22 il Pisa ha speso a livello di monte ingaggi 9 milioni di euro, con un aumento, rispetto alla stagione precedente di un milione e mezzo, dato che la spesa per gli stipendi nel 2020/21 ammontava a 7,5 milioni di euro. Se si prendono in esame le prime 5 formazioni del torneo, i nerazzurri sono quella che ha speso meno, ma con il miglior rapporto qualità-prezzo. Il totale fallimento è del Parma che, cono una spesa mostruosa di 32,5 milioni, non è andato oltre al dodicesimo posto. Male anche il Monza che, con 21,3 milioni di euro, non ha centrato la promozione diretta, essendo la seconda squadra ad aver speso di più. Da considerarsi, per il momento, un fallimento, anche la spesa del Benevento, quasi il doppio di quella del Pisa, ma i suoi 17 milioni di euro non sono bastati ad arrivare tra le prime due del torneo e i sanniti sono terminati al settimo posto. In linea la Cremonese che, con 14 milioni di euro, è la quarta squadra ad aver speso di più, trovando la promozione in Serie A, mentre il Lecce, vincitrice del campionato, seppur tra le squadre che hanno aperto di più il portafogli dal punto di vista delle operazioni di mercato, a livello di stipendi ha sganciato 11,6 milioni di euro, gli stessi del Brescia che però ha terminato al quinto posto il campionato. Positive le spese di Ascoli (7,7 milioni) e Perugia (6,4). Quest’ultima è la terza squadra ad aver speso di meno, ma è riuscita a centrare la qualificazione nei playoff.
FONTE: SPORTITALIA / FIGC