La gara contro la Carrarese è stata soprattutto la partita di Lorran. Il brasiliano ha giocato una partita piena, intensa, con momenti in cui si è visto tutto quello che può diventare e altri in cui si nota che il percorso è ancora lungo.
ALLA RICERCA DELLA “MATTONELLA” – Il gol di testa, arrivato su assist di Tramoni, fotografa bene la sua giornata: presenza, coraggio e voglia di incidere. Gilardino lo ha schierato alle spalle di Moreo, zona del campo in cui il brasiliano si muove bene ma dove sta ancora cercando la posizione ideale. A volte viene troppo incontro, altre si alza troppo presto sulla linea degli attaccanti, ma il piedino è fatato e i colpi sono di alta classe. La sensazione è che debba trovare la sua “mattonella”, quella da cui accendere l’azione.
COLPI E MANOVRA – In possesso ha mostrato i suoi colpi migliori: salta l’uomo, rientra sul sinistro, prova sempre la giocata. Ha iniziativa, non ha paura di prendersi responsabilità e va spesso al tiro. È un talento naturale, si vede. Ma deve accelerare la manovra: Gilardino lo sta spronando continuamente a giocare più veloce, meno tocchi e più immediatezza. Quando ci riesce cambia passo.
COSA DEVE RIFINIRE – C’è poi la parte meno brillante. La chiusura delle azioni è ancora un limite: ha diverse situazioni in cui costruisce bene ma arriva “sporco” al momento finale. E in non possesso è ancora grezzo: segue l’azione, ma non sempre ha i tempi giusti per pressare o rientrare. È normale, però, per un ragazzo che sta entrando adesso nel calcio europeo e che deve ancora adattarsi ai ritmi e alla lettura tattica della Serie A.
IL SUO MOMENTO E’ VICINO – La cosa certa è che le qualità ci sono. E non sono poche. Con il lavoro giusto, e con la gestione di Gilardino, potrebbe diventare una delle rivelazioni tra fine autunno e inizio inverno. Il potenziale è evidente, e anche lo staff tecnico lo vede. Quando sarà davvero pronto? Non è ancora al massimo, manca qualcosa sul piano fisico e sui dettagli tattici, ma il momento per integrarlo anche durante le partite “vere” sembra vicino. A piccoli passi, magari entrando dalla panchina, potrebbe iniziare a trovare spazio e fiducia. E il giocatore si sente sempre più parte della squadra, da quando è stato uno dei primi ad andare ad abbracciare Touré dopo la rete con la Cremonese, fino alle storie e i post instagram, più coinvolti in nerazzurro rispetto ai primi tempi.
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