Ancora un pareggio, il terzo consecutivo in campionato. Nell’analisi di questa settimana però occorre guardare diversi aspetti di un Pisa che, a conti fatti, è rimasto al comando per ben 11 partite di campionato, un risultato straordinario. I nerazzurri possono ancora migliorare in un campionato tutt’altro che scontato, ma incerto per tutti.

IL CAMPIONATO – Il pareggio con l’Ascoli ha dimostrato ancora una volta una cosa importantissima, suffragata anche dall’andamento del campionato fino a questo momento: La Serie B è il campionato più equilibrato del calcio professionistico. Basti pensare che, dopo più di un quarto del torneo, tra la prima e la dodicesima posizione passano soltanto 6 punti. Occorre la massima concentrazione e il pareggio con l’Ascoli, anche se lascia molto amaro in bocca, ha permesso al Pisa di rimanere da solo al comando.

LA CAPOLISTA – Il Pisa ha perso alcuni punti per strada nelle ultime partite, talvolta per demerito, talvolta per sfortuna, ma come già detto si trova ancora al comando. Un primato che è tutt’altro che scontato, dato che i nerazzurri si trovano al primo posto ininterrottamente dalla prima giornata, in solitaria a partire dalla quarta. Si tratta di un risultato straordinario che dev’essere senza dubbio celebrato, dato che queste vette il Pisa non le aveva mai viste con regolarità nel post-anconetani, a parte l’unica eccezione del 2007/2008, quando al comando in solitaria i nerazzurri rimasero per 4 giornate, complessivamente.

DIFETTI E CREDITI – I nerazzurri ormai hanno evidenziato alcuni piccoli difetti ai quali sopperire. Il Pisa soffre terribilmente le squadre chiuse, facendo fatica a trovare gli spazi aperti di un Ascoli che, dopo il pareggio, è riuscito a pungere solo in contropiede. Si è notata anche un po’ di ansia da parte della squadra, fatto emerso anche dall’analisi post gara di Adam Nagy. Il centrocampista infatti si era interrogato ieri sul perché la squadra, nonostante avesse avuto molti giorni per preparare la gara e avesse iniziato a leggere bene le situazioni di gioco, nella prima parte del match, si sia poi persa in un bicchier d’acqua forzando alcune giocate e avendo poca pazienza di costruire l’azione per arrivare alla conclusione. C’è poi un discorso da non sottovalutare. Sì, è vero che il Pisa non vince da quattro partite, ma avanza anche un po’ di credito con la sfortuna. Sicuramente, ad esempio, col Crotone i nerazzurri avrebbero meritato ben più di una sconfitta, mentre col Pordenone, al di là di una prestazione oggettivamente da dimenticare in una brutta partita, grida ancora vendetta l’errore di Nicolas che è costato due punti nel finale. Nel finale il Pisa si è fatto raggiungere anche a Cremona, dopo aver giocato un’ottima gara, ma essendosi schiacciato troppo nella parte conclusiva della gara, mentre contro l’Ascoli ieri Leverbe, solitamente impeccabile, è stato anche sfortunato a toccare in quel modo il pallone per la prima, storica decisione del var all‘Arena Garibaldi. Ci sono difetti, ci sono pregi, ma questa squadra sta dimostrando di essere più che all’altezza di un torneo che potenzialmente non ha padroni. Essere rimasti in testa così a lungo è tutt’altro che scontato. E ora? Adesso l’ultima partita, con il Cittadella, avversario ostico, prima di una nuova pausa nazionali e di una serie di gare che porteranno stavolta il torneo al termine del girone di andata. Sarà qui che si vedrà cosa vuole fare il Pisa da grande e a quali obiettivi potrà puntare concretamente.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018