Oggi nella sala stampa del Comune di Pisa si è tenuta una conferenza stampa per spiegare la situazione dell’Arena Garibaldi e per rispondere alle domande dei giornalisti. Hanno parlato il Sindaco Marco Filippeschi e l’assessore Andrea Serfogli.

La conferenza stampa inizia subito con alcuni chiarimenti da parte del Comune di Pisa in un documento presentato, una dichiarazione congiunta Filippeschi-Serfogli“In 10 anni la nostra amministrazione ha speso un milione di euro per lo stadio. Noi siamo pronti, se malauguratamente l’ipotesi del nuovo stadio naufragasse, a investire per rispondere alle nuove norme antisismiche. Naturalmente se lo stadio nuovo divenisse realtà, le situazione oggi sotto attenzione, verrebbero risolte.”

Poi è stata la volta del Sindaco Filippeschi:Questa è l’occasione per ribadire la volontà molto ferma dell’amministrazione comunale di intraprendere la strada molto impegnativa della completa ristrutturazione dell’Arena Garibaldi. Questo è l’obiettivo e in questi mesi abbiamo impegnato tutte le nostre iniziative, tutte le iniziative possibili per rendere questo percorso credibile agli occhi della città mentre si stava concretizzando. Io ricordo le tappe di questo percorso perché sono fondamentali. Il 22 giugno 2017 viene fatta la manifestazione di interesse firmata dal dott. Caniggia ed è il primo atto ufficiale che segna il percorso per il progetto di ristrutturazione dello stadio. Il 31 ottobre viene presentato il progetto di valorizzazione che è stato elaborato. Il 14 novembre rispondiamo con una nota che apre il procedimento di valutazione. Il 15 novembre mi reco da Invimit per la seconda volta per assumere le informazioni necessarie per avviare il percorso che si avvia a livello comunale. Il 22 novembre il dott. Bacciardi va all’agenzia del territorio ad assumere le informazioni necessarie per fare la stima del bene e per farla nei tempi più brevi possibili per poter fare le valutazioni di valore. In questo percorso e in questo anno è chiaro che siamo stati inibiti dal fare gli investimenti programmati perché non si può fare un investimento su un bene che subirà degli interventi pesanti come l’abbattimento di una curva. Questo ho cercato di spiegarlo a tutti, chiaro che crea del disagio, ma abbiamo fatto un tentativo per vedere se c’erano margini almeno per la partita col Livorno, ma i margini non c’erano per aumentare la capienza. Vorrei che fosse tutto chiaro agli occhi di tutti e voglio dire che capisco il disagio e la protesta da parte della tifoseria con cui io ho parlato nei giorni scorsi. Tutti auspichiamo che si facciano i lavori di ristrutturazione dello stadio perché se non si facessero, volendo essere comunque ottimisti, se noi andassimo in A tra due anni non avremmo la possibilità per le regole che ci sono di avere la capienza necessaria. E’ una strada obbligata. Fare lo stadio altrove è stato impossibile, non ci sono state le manifestazioni di interesse per farlo. Siamo solidali con la società che si è fatta carico di provare a realizzare questo investimento così importante. Non era detto che ci fosse una società interessata a fare questo. “

Quindi un lungo intervento dell’assessore Andrea Serfogli: “L’adeguamento sismico della Curva Nord, alla luce dell’attivazione della procedura di abbattimento prevista dal progetto era impossibile, poiché spendere nella 600 mila euro per qualcosa che veniva abbattuto non era pensabile. Se avessimo comunque iniziato l’iter previsto a gennaio 2017 oggi non sarebbero comunque finiti quei lavori di adeguamento sismico, non si sarebbe comunque avuta una capienza adeguata per Pisa-Livorno. L’impegno comunque c’era, ma l’unico modo per avere uno stadio a norma di sicurezza e capienza è sicuramente quello del progetto per il restyling. Ad oggi infatti lo stadio di Pisa, pur con tutti gli adeguamenti del caso, allo stato attuale, se fosse a norma non potrebbe avere più di 12743 spettatori. Quello dell’Arena da 20 mila e oltre rappresenta il passato. I provvedimenti di legge che non dipendono da noi si sono inaspriti con gli anni e non permetteranno mai di di raggiungere quella capienza, a meno di intervenire appunto pesantemente sulla struttura dello stadio. Entro quando partiranno i lavori? Il Comune ha fatto fronte agli interventi che sono stati richiesti anche a fronte di quello che è successo in gradinata e curva sud a seguito di ciò che è successo in questi giorni. Tutte le convenzioni degli ultimi anni concedevano lo stadio alla società a un canone di 6000 euro con un contributo di 65 mila euro. Le manutenzioni classiche erano a carico della società. Nell’atto unitario d’obbligo e nella riformulazione della convenzione mai sottoscritta il canone è stato rideterminato con una differenza tra serie B e C in maniera diversa. Il Comune ha speso oltre un milione di euro in dieci anni per lo stadio. Le regole purtroppo sono stringenti e noi non ci possiamo fare nulla. Per questo abbiamo fatto in modo di accelerare per il progetto sul nuovo stadio, perché ci sono situazioni che si trascinano da lungo tempo. Noi auspichiamo che la convenzione ponte finalizzata alla realizzazione del restyling dell’Arena consenta di regolare i rapporti tra le parti e di realizzare tutto ciò che è necessario. E’ chiaro che nella prospettiva di un nuovo progetto si può mantenere solo questa capienza. Tutti gli altri interventi fatti prima del restyling sarebbero inutili. L’auspicio è che entro l’anno 2018 i procedimenti autorizzatori si completino.”

L’architetto Daole ha poi parlato dei precedenti lavori a carico della società: “Per i lavori effettuati dalla società si partì all’epoca di Petroni. Sono stati fatti i lavori direttamente da NGM, i progetti però non sono stati mai presentati, sono state presentate le dichiarazioni di conformità a fine lavori, ma non sono stati presentati i certificati di conformità. L’agibilità è stata raggiunta, ma persa prima di Natale perché mancavano alcune cose riprese poi a gennaio. Dalle verifiche oggi risulta che almeno la capienza attuale resterà. Dal decreto del 2008 purtroppo comunque risulta che la Curva, allo stato attuale, non andrà mai oltre i 330 spettatori potenzialmente. C’è inoltre da risolvere il problema di ordine pubblico con il sistema di sorveglianza, ancora non adeguato, lavori che la società ad oggi non ha fatto.”

Infine il Comune di Pisa ha rilasciato un comunicato stampa per riassumere le problematiche fondamentali:

«In 10 anni la nostra Amministrazione ha speso 1 milione di euro per lo stadio. E siamo pronti, se malauguratamente l’ipotesi del nuovo stadio naufragasse, a investire per rispondere alle nuove normative antisismiche. Naturalmente se lo stadio nuovo divenisse realtà, le situazioni oggi sotto attenzione, sarebbero risolte. E così non avremmo speso inutilmente i soldi». Questa la dichiarazione all’unisono del Sindaco Filippeschi e assessore Serfogli in apertura della conferenza stampa.

«E’ evidente a tutti che se il Pisa andasse, nel futuro prossimo, come noi ci auguriamo, in serie A, nell’attuale Arena Garibaldi non si potrebbe giocare. E quindi, la riqualificazione dell’Arena, con un aumento della capienza e con le strutture finalmente a norma, rimane un obiettivo irrinunciabile». La mancanza delle telecamere di controllo in curva sud con gli standard voluti dalla Questura è uno dei motivi per cui è stata rigettata la richiesta di aumento dei posti, almeno per il derby. Questi sono lavori che competono alla nuova società. Dall’agosto 2016 l’AC Pisa sta utilizzando lo stadio Comunale, ma ancora ad oggi, malgrado l’impegno degli uffici del Comune, la società non ha firmato la convenzione, che è scaduta il 15 agosto 2016«La firma della convenzione sarebbe un concreto passo avanti verso la normalizzazione della situazione». Va ricordato che l’Amministrazione fece allora sapere alla società che senza la Convenzione, era problematico per loro eseguire lavori. Sempre nel 2016 Società e Comune si accordarono, per scritto, sui rispettivi lavori da eseguire. Al Comune, proprietario dello stadio, toccarono lavori per 548.000 da effettuarsi nel biennio 2016-17 e 960 mila euro per il miglioramento sismico da effettuare nel bienni 2017-19. Alla Società toccarono impegni per 600 mila. La società ad oggi, ha rendicontato lavori per 462 mila euro (compresi i 60.000 da spendere entro fine 2017), solo in parte corrispondenti a quelli stabiliti a suo tempo. Secondo quel progetto del 2016 la capienza sarebbe diventata di 12743 posti. Non ha avuto seguito l’intenzione espressa dalla Società di effettuare lavori in curva nord per rendere agibili gli 860 posti oggi soppressi. Ad inizio 2017 con la Società parte il confronto sulla possibilità di riqualificare completamente l’Arena. Viene in seguito presentato il progetto. E naturalmente si fermano gli eventuali interventi resi inutili dall’ipotesi del nuovo stadio.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018