L’ex Asencio si toglie alcuni sassolini dalla scarpa alla fine della gara con i nerazzurri, accusando anche i tifosi di averlo aggredito e insultato. Ecco le sue dichiarazioni, assieme a quelle del tecnico Luca D’Angelo e dei nerazzurri De Vitis e Fabbro dopo la sfida Cosenza-Pisa

Asencio: “Sono lacrime di rivincita. A Pisa ho passato i sei mesi più brutti della mia vita da calciatore, non lo posso dimenticare. Tanta gente mi ha aggredito e insultato, ma D’Angelo ha detto che è colpa sua se non mi ha fatto giocare e per questo sono tranquillo. Non so come ho fatto questo gol, è stato Dio ad aiutarmi. Per noi era importante fare i tre punti, che siano arrivati così è stato bellissimo. I compagni sono venuti a festeggiare con me perché sanno cosa ho passato in quei mesi. Stavo piangendo dalla gioia, per me è una famiglia. Non lo dimenticherò mai e non dimenticherò mai loro e la gente di Cosenza”.

De Vitis: “Purtroppo è diventata una costante nel bene e nel male subire o segnare gol nel finale di gara. Un errore che commettiamo dall’inizio dell’anno e ci ha tolto punti pesanti stasera. C’è grande rammarico. Meritavamo un punto su questo campo almeno. Sono entrato per dare una mano dietro, ma sono stato contento di ritrovare il gol appena mi sono spostato in centrocampo. Una gioia provvisoria per il finale di gara. Il loro secondo gol? Colpa di una disattenzione, ora cerchiamo di far punti lunedì sera. Siamo salvi, era l’obiettivo di inizio anno. Una volta acquisita la salvezza ora possiamo puntare a fare qualcosa di più, è nelle nostre corde. Il sogno dei playoff dipende tutto da noi. L’Ascoli insieme a noi è una delle squadre più in forma. Sarà un’altra partita decisiva. Noi dovremo essere determinati”.

D’Angelo: “Dispiace molto aver perso ancora una volta a pochi minuti dal termine. Abbiamo fatto un primo tempo non positivo, anche se avevamo il pallino del gioco. Il primo gol del Cosenza? Ci hanno tagliato bene con un gran traversone, poi c’è stato il gol-autogol tra Lisi e Asencio. Nel primo tempo eravamo farraginosi, ma di occasioni ce n’è stata solo una per il Cosenza. Noi invece abbiamo avuto una palla gol con Gucher. Nella ripresa abbiamo fatto la partita e pareggiato meritatamente. Mi auguravo anche di passare in vantaggio, poi è arrivato il gol nel finale del Cosenza. Siamo salvi, oggi però non è un bel giorno. Io credo che il risultato della salvezza con due giornate di anticipo sia un grande risultato per la nostra squadra. Il campionato è stato difficilissimo pensando alle squadre che abbiamo dietro di noi e chi ancora sta combattendo per salvarsi. Ci siamo salvati in carrozza e giocheremo fino alla fine per i playoff. Vido? Sì, purtroppo abbiamo avuto un infortunio dell’ultimo minuto. I nostri tifosi devono sapere che ci giocheremo tutto per provare a raggiungere i playoff. Con il preparatore e lo staff medico sono stati bravissimi perchè abbiamo avuto pochi infortuni; le gambe di qualcuno sono pesanti, ma abbiamo una rosa molto ampia per fare cambi. Nello spogliatoio ho visto già grande voglia di rivalsa a partire da lunedì”.

Fabbro: “Dispiace per il risultato. Sapevamo che era una gara difficile, l’avevamo anche rimessa in piedi. Forse potevamo far meglio nel primo tempo, ma nella ripresa siamo rientrati bene. Il calcio può dare e togliere. Abbiamo i playoff vicino e sognare non costa nulla. Dobbiamo pensare solo a noi stessi e sarebbe un peccato a non raggiungerli”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018