Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado ha rilasciato una lunga intervista a Malpensa24. Una chiacchierata a tutto campo in cui ha trattato diversi temi.

In merito all’ufficializzazione di Alberto Gilardino come nuovo allenatore, Corrado ha risposto così: Abbiamo puntato su un allenatore che avesse le caratteristiche tecniche, di carattere umane, tattiche giuste per una squadra neopromossa in una categoria che non conosce, abbiamo valutato e considerato Gilardino per quello che abbiamo esaminato delle sue esperienze Serie A che sono state esperienze positive per due anni a Genova e quindi abbiamo considerato Gilardino il conduttore giusto per una squadra che affronterà un campionato diverso da quello dello scorso anno, che quindi deve non perdere niente delle valenze, delle caratteristiche che hanno contraddistinto la nostra squadra nello scorso campionato, ma deve aggiungere qualcosa di nuovo perché sarà un campionato naturalmente più difficile, di una categoria più qualificata, con giocatori più importanti da affrontare, con fisicità diverse e noi crediamo che Gilardino possa essere per le doti e le caratteristiche che abbiamo individuato in lui l’allenatore giusto e poi se mi consentite un pezzo di colore, la Serie A una musica nuova e l’accompagnamento del violino penso che ci stia bene”.

Attesissimo invece il commento su Simeone, sul quale il presidente, come già altre volte ha dimostrato, ha sviato dal possibile affare, anche se non ha lesinato commenti interessanti: “Di vero al momento non c’è niente, devo dire che è una buona suggestione perché credo che Simeone papà, Simeone senior ha lasciato un segno importante, io che non sono pisano, che non vivevo a Pisa in quell’epoca, che seguivo però il calcio da lontano mi ricordo di alcuni giocatori, di alcuni nomi che hanno contraddistinto quel Pisa, Simeone, Dunga, Chamot, Bergren e chiaramente Simeone è stato un punto di riferimento, il figlio è sicuramente un grande giocatore, è un giocatore di categoria importante, non a caso credo che abbia fatto un centinaio di gol in Serie A e in squadre diverse, negli ultimi anni forse a Napoli ha avuto meno possibilità di giocare, però è un giocatore sicuramente importante, per il Pisa sarebbe davvero una cosa importante, ma è così importante, così difficile da perseguire quella strada che oggi, ribadisco lei ha usato un termine giusto, è una suggestione, una bella suggestione, ma rimane una suggestione per il momento”.

L’obiettivo del Pisa è la salvezza: “Saremmo presuntuosi se immaginassimo di affrontare il campionato con delle credenziali diverse, anzi dobbiamo proprio abituarci ad affrontare un campionato dove le 24 vittorie fatte lo scorso anno, quindi un susseguirsi di vittorie importantissime in un campionato e non sempre le squadre che vincono arrivano a fare un numero di vittorie di quel genere, però chiaramente oggi è un campionato diverso, siamo in un campionato dove ci sono due campionati, c’è un campionato per una dozzina di squadre di cui 7-8 si giocheranno il titolo e la partecipazione ai campionati alle Coppe Europee e poi ci sono 6-7 squadre che si fanno un altro campionato per permanere, per salvarsi e l’importante di queste 7 squadre è arrivare almeno quartultimi, se si arriva quartultimi ci si salva, io credo che una squadra neopromossa che ha le peculiarità del Pisa, che quindi vuole affrontare il campionato non perdendo di vista la propria politica e la propria filosofia sportiva che è quella di far crescere i giovani, creare patrimonio di giovani giocatori, aspettarli quando ci mettono un po’ più di tempo, perché solo in questa maniera si ha la garanzia di una continuità, perché si crea valore il cui valore poi viene ridistribuito all’insegna della squadra e magari per arrivare ad altri giocatori più giovani, quindi volendo mantenere fermo questa nostra idea di calcio è chiaro che troveremo delle squadre decisamente di livello superiore, però noi ci cercheremo di fare valere quello che è stato da sempre un fattore critico importante che è l’Arena, la nostra Arena, il nostro stadio dove per tutti non sarà facile venire a giocare”.

Corrado infine ha parlato del derby con la Fiorentina:Vincere il derby sarebbe una soddisfazione doppia perché sarebbero tre punti che è la cosa più importante, sarebbe una soddisfazione per una città, un popolo dei tifosi che come in ogni parte del mondo vivono il derby con grande emotività e quindi è chiaro che dopo tanti anni fare un derby e magari provare a vincerlo sarebbe il massimo dei massimi, però se non si vince con la Fiorentina ma se ne vincono due in cambio io scelgo di vincerne due per la Fiorentina”.

In calce la videointervista completa:

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018