Dall’11 ottobre al 9 febbraio 2020, a Palazzo Blu, nella mostra intitolata “Futurismo”, organizzata da Fondazione Palazzo Blu insieme con MondoMostre e curata da Ada Masoero, verranno presentate al pubblico alcune delle opere più significative del movimento nato il 20 febbraio 1909 a Parigi con la pubblicazione su “Le Figaro” del “Manifesto di fondazione del futurismo”, stilato da F.T. Marinetti.

Attraverso più di cento opere dei maestri del futurismo (in grande maggioranza dipinti museali o d’importanti collezioni private, oltre ad alcuni disegni, progetti e oggetti d’arte), la rassegna si propone, per la prima volta, di provare come i più grandi fra gli artisti futuristi seppero rimanere fedeli alle riflessioni teoriche enunciate nei manifesti, traducendole in immagini dirompenti, innovative e straordinariamente felici sul piano artistico.

Il percorso è aperto dagli esordi divisionisti comuni ai cinque “futuri futuristi”: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini.

La mostra, che attraversa trent’anni di arte futurista, è scandita in sezioni intitolate ognuna a un manifesto: si esplorano le emozionanti trascrizioni visuali del Manifesto della scultura futurista (1912), steso da Boccioni, “L’immaginazione senza fili e le parole in libertà” (1913) di Marinetti, “L’architettura futurista” (1914) di Antonio Sant’Elia e “Ricostruzione futurista dell’universo” (1915) di Giacomo Balla e Fortunato Depero, in cui si assiste alla nuova volontà dei due artisti di diffondere i modelli formali del futurismo sull’intera esperienza umana. A illustrarla, sono dipinti, sculture, oggetti, bozzetti, giocattoli realizzati dai due autori.

Entra poi in scena “L’arte meccanica” (1922), documento firmato da Enrico Prampolini, Vinicio Paladini, Ivo Pannaggi, mentre il congedo è affidato al “Manifesto dell’Aeropittura” (1931), firmato da Marinetti con Balla, Benedetta (Cappa Marinetti), Depero, Dottori, Fillia, Prampolini, Somenzi, Tato.

La mostra ha il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Il catalogo della mostra è edito da Skira Editore.

Orari: da lunedì a venerdì 10.00 – 19.00. Sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00

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