Nel corso della puntata numero 83 di Finestra Sull’Arena, da oggi anche in diretta su TC2 Sport (Digitale Terrestre canale 272) è intervenuto telefonicamente l’ex attaccante neroazzurro Federico Balestri, protagonista di un paio di episodi presenti nel libro “110 e … lode” scritto dall’amico Senio Calvetti e facente parte della collana di volumi legati all’Associazione Cento, edito da Il Campano. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Balestri. 

Riportiamo di seguito le dichiarazioni salienti dell’ex calciatore del Pisa SC.

Qual è il tuo ricordo più bello da calciatore? 

Il ricordo più bello che ho della mia carriera calcistica è certamente il goal in rovesciata contro l’Albinoleffe sotto la Curva Nord. Sono nato a cinquanta metri dalla Curva Sud, dove mi portava da piccolo mio nonno a veder giocare i neroazzurri ed il mio sogno è stato sempre quello di giocare con il Pisa e magari far goal sotto i nostri tifosi come faceva il mio idolo Lamberto Piovanelli. La cosa  bella è che ci sono riuscito facendo goal in rovesciata il giorno del mio ventiduesimo compleanno.

Con Senio Calvetti stiamo ripercorrendo alcuni aneddoti contenuti nel libro, uno dei quali riguarda la Mitropa Cup… Ci puoi dire di più?

Un altro aneddoto è quello legato alla vittoria della Mitropa Cup, quando a fine gara entrai in campo con mio fratello Iacopo ed arrivai fin sotto la coppa, che purtroppo urtai con la testa e tuttora sul “tappo” c’è un coccio, fuggimmo via terrorizzati per paura di aver fatto un danno inenarrabile. Avevo setto o otto anni, mio fratello invece era più grande ed è sempre stato quello più serio fra i due, io ero una testa un po’ più matta.

Che calciatore nascerebbe dalla fusione tra Federico e Jacopo Balestri?

Jacopo ha fatto una grande carriera ma sono sicuro che ridarebbe indietro un centinaio di partite disputate in serie A per fare un goal come il mio con la maglia del Pisa … io ero un istintivo e potevo giocare soltanto dalla trequarti in su, mio fratello invece era il mio esatto opposto e quindi poteva giocare soltanto dalla trequarti in giù. Se fusi insieme avremmo fatto un calciatore perfetto …

Che ne pensi del Pisa attuale? 

Seguo ovviamente il Pisa attuale, mister D’Angelo dovrà inventarsi qualcosa a causa delle molte assenze. Io credo tanto in Moscardelli – che oltretutto ha la mia età – e poi sono sicuro che la società ha già pensato a cosa fare a gennaio per rafforzare la squadra. Una squadra che ha un cuore, e nello sport questo fattore conta davvero tanto e quindi sono sicuro che i neroazzurri ce la faranno a conquistare il proprio obbiettivo.

E’ il momento di chi ha giocato meno, forse quello di Fabbro? 

Fabbro? È il suo momento, è il treno che passa per essere finalmente protagonista : deve avere una crescita immediata in questo periodo ma ha qualità importanti e credo che saprà sfruttare questa occasione. Quando l’infermeria è piena c’è bisogno di stare tutti uniti, di contare i soldati arruolabili per la battaglia: ci sono punti importanti da fare da qui alla fine del girone di andata, in un campionato molto livellato e composto da squadre importanti.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018