In queste ore si parla molto del possibile addio di Gianluca Petrachi dal Torino per approdare alla Roma. Petrachi scioglierà tutte le riserve sul suo futuro solo a fine stagione, ma da più parti ormai si tratteggia il giallorosso nel destino dell’ex direttore sportivo del Pisa. Proprio sotto la torre pendente fece il salto di qualità contribuendo scoprire grandi talenti che fecero sfiorare la Serie A alla squadra nerazzurra. Ecco un ritratto dell’ex direttore sportivo del Pisa.
LE PLUSVALENZE – A Torino Petrachi si è guadagnato la fama di essere uno dei migliori DS del calcio italiano e negli anni ha realizzato plusvalenze per circa 100 milioni di euro, un bottino non indifferente per una squadra come quella granata che è tornata sovente in dimensioni europee dopo molti anni di bocconi amari. Tra le migliori plusvalenze quella di Alessio Cerci, già avuto a Pisa e acquistato dalla Fiorentina per 5 milioni per poi essere venduto a 15 milioni all’Atletico Madrid. Come non ricordare poi Bruno Peres, arrivato dal Santos per 2,5 milioni e ceduto proprio alla Roma per 13,5. Senza contare i più recenti Darmian, ceduto per 18 milioni al Manchester Utd dopo essere stato acquistato dal Palermo per 1,5. Ma anche Maksimovic, ceduto a 25 milioni al Napoli dopo essere arrivato dalla Stella Rossa per 3 e infine Zappacosta che arrivò dall’atalanta per 5,5 milioni e andò al Chelsea per 28 milioni.
PISA – Petrachi fece il salto di qualità da Pisa e, dopo la promozione dei nerazzurri in B con Braglia, potenziò ulteriormente l’organico scoprendo e creando con grande alchimia assieme a Gian Piero Ventura una rosa che sfiorò la Serie A. Tra i tanti riscoprì e recuperò Cerci, in ombra prima della ripartenza da Pisa e che ritrovò anche a Torino. Portò nel calcio vero Nacho Castillo, mostrandolo bomber di razza tanto che successivamente lo volle il Bari (ancora con Ventura) e la Fiorentina. Fece innamorare di Pisa Vitali Kutuzov, di cui si ricorda la grande presentazione in pompa magna con il presidente Covarelli sul balcone della sede del Pisa. Petrachi è cresciuto tanto, divenendo non solo grande esperto di calciatori italiani a tutte le categorie, ma pescando molto spesso anche dall’estero come dimostrano le sue operazioni di mercato future a Torino.
ROMA VS TORINO – Ora Gianluca Petrachi è a un passo dalla Roma. La notizia del suo futuro in giallorosso rimbalza da poche ore nell’etere e nelle pagine di giornale di mezza Italia, scatenando anche un terremoto mediatico. Secondo il Corriere dello Sport infatti c’è già stato un incontro tra lui e Pallotta che vorrebbe insieme a Petrachi anche in panchina Antonio Conte per la prossima stagione. Portarlo a Roma però non è così semplice. Il motivo è Urbano Cairo. Tra Cairo e Petrachi c’è alto rischio di scontro legale che però lo stesso Petrachi vorrebbe evitare. A mettere ulteriore benzina sul fuoco anche la lotta per l’Europa che conta tra il Torino e la Roma, con Cairo che non ha risparmiato dubbi sull’operato dell’attuale DS: “Sarebbe cosa grave se ci fossero contatti con la Roma che è in lotta con noi per l’Europa, vorrebbe dire che c’è un conflitto di interesse.” La replica di Petrachi non ha tardato ad arrivare, intrisa di tanta amarezza: “Dopo dieci anni di rapporto professionale con il Torino, non credo che sia giusto mettere in discussione la mia lealtà e la mia professionalità. Trovo quindi ingiuste le dichiarazioni del Presidente Cairo e avrei preferito un chiarimento di persona e non per via giornalistica.”
PETRACHI E GEMMI – Chiudiamo con una curiosità. Pochi mesi fa intervistammo Gemmi a Finestra Sull’Arena. Un discreto numero di addetti ai lavori lo ha iniziato a paragonare proprio a Petrachi, che però ha parlato molto bene in confidenza del DS Gemmi. Il direttore del Pisa ha risposto così: “Mi lusinga il paragone con Gianluca Petrachi, ma sono ancora molto lontano rispetto a quello che ha fatto in carriera l’attuale direttore sportivo del Torino.” Chissà che non sia una investitura per il futuro.