In pochi anni la società nerazzurra è passata a trattare calciatori di Serie C e Serie D, fino a trattare con società del calibro di Juventus e Sassuolo, per arrivare infine a Porto e Ajax. Una cosa da non sottovalutare e che sta passando totalmente sotto traccia. Da Rus a Esteves, passando per la rocambolesca cessione di Lucca in Olanda. Ecco come sta andando il mercato del Pisa a un mese dall’inizio della finestra di trattative.

UNA NUOVA DIMENSIONE – Senza rendersene conto, il Pisa è finito a giocare al tavolo delle grandi, eppure in pochi sembrano essersene accorti. Le lezioni di Hermannsson, lo stesso Lucca, Cohen e Nagy, dovrebbero aver insegnato qualcosa lo scorso anno. Dall’arrivo di Claudio Chiellini, con le “idee fresche” che cercava Giovanni Corrado quando ha deciso di cambiare dopo il saluto di Gemmi, il Pisa ha modificato il proprio paradigma e modo di pensare. Spazio a contratti lunghi per calciatori giovani, anche quadriennali o quinquennali, più giocatori in media di 25-26 anni cercati dalla società, con pochissimi over 30. Dalla rivoluzione dell’area scouting, di cui dall’estero il protagonista è Nicola Gaiti, passando per l’esigenza di creare nuovi asset in ottica di realizzare importanti plusvalenze per il futuro, come possono essere le cessioni future di Lucca e Leverbe, ad esempio. Nonostante l’arrivo di Knaster, che non fa mancare di investire soldi e risorse nel progetto nerazzurro, la società deve necessariamente vivere in autonomia, tra cessioni e acquisti. Servono idee e voglia di imporsi, perché il calcio di fronte a sé ha delle regolamentazioni precise che stanno cambiando, tra i nuovi fair play finanziari e non solo. Il Pisa sta già lavorando in questa ottica. Lentamente arriveranno anche i giovani per il settore giovanile, tanto dall’Italia, quanto dall’estero. Ne sono un esempio lampante la Primavera e l’under 17, infarcite di giovani promettenti, anche dall’est Europa, dove la società sta continuando a guardare. Per non parlare della partnership con Tonsser. La società non a caso si ispira al modello Udinese o al modello Sassuolo. Scovare talenti esteri non è facile e ci vuole grande abilità. In più, investire nell’estero può costare molto meno, anche a livello di agevolazione fiscale. Un altro fatto da non trascurare.

MERCATO – Il calciomercato del Pisa in questo mese è andato avanti a tratti a rilento, specialmente all’inizio, trainato da un cambio di allenatore inaspettato, dopo le decisioni della proprietà americana di sollevare dall’incarico il tecnico Luca D’Angelo. Dopo l’arrivo in panchina di Rolando Maran, è stato possibile mettersi al tavolo e decidere le prime mosse da studiare, ma non è stato semplice, anche in virtù di alcuni giocatori che hanno scelto di lasciare il Pisa per inseguire sogni di grandezza. E’ stato l’esempio di Samuele Birindelli, ma anche di Maxime Leverbe, che hanno voluto provare a giocarsi le loro carte in Serie A. Addii, specialmente il primo, che fanno male. Claudio Chiellini e Giovanni Corrado hanno dovuto fare gli straordinari e non si può nascondere che ci sia stata anche un po’ di difficoltà, oggi però risolta per lo più. In entrata il lavoro da fare è ancora tanto, perché il Pisa è ancora alla caccia di diversi profili per completare la rosa, ma almeno la società nerazzurra ha scollinato. In difesa è arrivato Adrian Rus dal Fehevar, nazionale rumeno, che ha già firmato e sarà annunciato appena arriverà il transfer dall’estero. Stessa sorte vale per Tomas Esteves, giovane 20 enne terzino del Porto. La difesa è quasi sistemata, manca un altro terzino, mentre a centrocampo un altro titolare da alternare al rodato trio Nagy-Marin-Touré. In avanti invece il lavoro è tantissimo. Partito Lucca in direzione Ajax, con un affare dai toni incredibili, adesso la squadra nerazzurra deve riempire le caselle che mancano con almeno due calciatori. Forse addirittura tre, se vorrà davvero passare al 4-3-3 Maran. Affari di un certo spessore quelli che hanno riportato Beruatto in nerazzurro, ma anche l’arrivo di Canestrelli e la sorpresa Jureskin. Bella la storia di Ernesto Torregrossa, coccolato e curato dalla società nerazzurra che lo ha voluto portare a tutti i costi. Tutti i giocatori dati in dirittura d’arrivo sono arrivati, meno uno, Manuel De Luca, che ha preferito ripensarci all’ultimo momento, con un accordo verbale già siglato. Le altre sono le solite schermaglie del mercato, con trattative che a volte si perdono, a volte vengono concluse.

L’ATTACCO – Inutile girarci intorno, al momento i problemi più importanti sono nel reparto offensivo. Il piatto piange terribilmente, anche considerando gli infortuni di Sibilli e Cohen che non preoccupano per l’inizio della stagione, ma ne hanno rallentato la preparazione. Preoccupazioni? Un po’, visto che il 6 agosto c’è la Coppa Italia e il 13 si comincia con la Serie B e i giocatori nuovi, quando arriveranno, avranno bisogno di tempo per imparare i meccanismi del Pisa di Rolando Maran e per sviluppare l’intesa coi nuovi compagni. Il Pisa però sta cercando attivamente e, secondo quel poco che emerge, sta lavorando a qualche colpo sorprendente in attacco, forse ancora dall’estero. Occorrerà stare alla finestra e vedere, ma il mercato è questo e dura fino al 31 agosto, anche se il campionato parte prima.

LORENZO LUCCA – Con la cessione di Lorenzo Lucca all’Ajax i nerazzurri hanno dato vita al colpo più importante dell’estate e, sicuramente, potenzialmente, della loro storia. Il calciatore non segna dallo scorso 2 ottobre e anche solo questo basta per alzarsi in piedi e levarsi il cappello di fronte alle capacità della dirigenza nerazzurra, non solo di essere riusciti a venderlo in Olanda in un top team, di cui è grande artefice anche il suo procuratore Antonino Imborgia, ma anche di aver mantenuto lo stesso prezzo di gennaio e, anzi, potenzialmente migliorando l’affare, se il giocatore non tradirà le attese. Negli ultimi mesi il ragazzo si è perso per strada e anche le luci della ribalta non gli hanno fatto bene, con qualche atteggiamento di superficialità anche fuori dal campo, che non ha aiutato a un certo punto della stagione. In Olanda la speranza, anche per il Pisa, è che possa ritrovarsi cambiando aria, magari aiutato dalla stessa famiglia. Intanto però, bisogna solo fare i complimenti per questa mastodontica operazione di mercato firmata Chiellini e Corrado.

RUMORE DI FONDO – Sullo sfondo, però, chi scrive ha la necessità di levarsi qualche sassolino dalla scarpa, anzi, più un “menhir” come quelli che sollevava Obelix, il personaggio di Goscinny e Uderzo. Da settimane si assiste a un livore e a una cattiveria sempre più crescenti sui social, contro chiunque: società, giocatori, dirigenti, allenatori e perfino giornalisti. Una violenza inaudita di messaggi risentiti, offese gratuite, sarcasmo non richiesto, odio diffuso che francamente mi hanno sorpreso non poco. Non si tratta di pochi commenti circoscritti, ma di centinaia di persone che non riescono a trattenersi, aprendo bocca senza pensare. Voglio pensare che il vero tifoso stia rimanendo in silenzio, godendosi una delle finestre di mercato più interessanti degli ultimi anni e che sta prendendo pieghe suggestive, per chi non lo avesse ancora capito. Come si fa a non essere felici per questo momento magico? Il Pisa ha perso la finale playoff e ha sfiorato la Serie A, compete in pianta stabile in cadetteria, cosa c’è che non va? Quando siamo diventati un popolo lamentoso? Sembra sempre più difficile accontentare il palato fino di certe persone che nel mercato, anche complice le temperature impossibili di questa estate, non riescono a capire e discernere ciò che accade.

PAURE INGIUSTIFICATE – Il Pisa, per la prima volta dopo anni, sta dicendo, a chiare lettere, che l’obiettivo è quello della Serie A. Lo ha detto e ribadito il presidente Corrado, lo stanno dicendo i giocatori, come Marin, perfino il nuovo tecnico Maran sa cosa ci si aspetta da lui e anche i nuovi acquisti, non ancora ufficializzati, lo stanno dichiarando perché in fase di trattativa la società ha palesato i propri obiettivi. E’ difficile attendere lo sviluppo degli eventi? Dopo un mese, possiamo dire che a livello di entrate (6 giocatori), sono arrivati circa la metà dei calciatori che ci aspettiamo che arrivino entro il 31 agosto: Davvero va così male? La paura diffusa sembra sia dovuta anche alla provenienza dei calciatori. Perché non si conoscono certi giocatori e certi nomi. L’importante però è che li conoscano loro, che li osservino e li trattino. Chi conosceva Hermannsson prima della scorsa stagione? Chi Beruatto? Chi pensava che Marin potesse diventare un punto fermo del Pisa? Molti evocano il grande Romeo Anconetani, ma chi erano Berggreen, Dunga, Chamot e Simeone prima di arrivare a Pisa, tanto per citarne alcuni? Si punta il dito senza sapere cosa si vuole, solo per partito preso, spesso proprio il partito dei bastian contrari a tutti i costi. “Ma chi si piglia?” “Che sfacelo”. “Una squadra disfatta”. “E i giornalisti che sparano nomi a caso”. “Tanto non ne arriva uno”. Il mercato però è fatto così: non tutti i giocatori trattati alla fine vanno in porto, e spesso e volentieri anche i procuratori fanno il loro gioco. Il tifoso dovrebbe tifare per il Pisa e per chi vuole bene al Pisa. Tifare ed emozionarsi quando un dirigente nerazzurro vola ad Amsterdam, essere contenti quando un quotidiano o una televisione locale riesce a far emergere nomi che poi alla fine arrivano, nonostante non ci sia partita contro realtà e multinazionali dello scoop a livello nazionale e internazionale ed essere felici se uno di questi giocatori dichiara di voler portare la squadra in Serie A. Poi ci sta.. qualche giocatore ha determinate esigenze e a volte alcuni programmi non vanno come dovuto. In alternativa, i giornali e i siti si possono anche non leggere. E si possono aspettare solo le ufficialità. Non lo prescrive il medico di seguire il calciomercato. E allora ecco che riaffiorano le infamie e le cattiverie, i bene informati che pretendono di sapere cose che gli altri non sanno. Infelici che forse non hanno niente dalla vita e che spesso si perdono pontificando sul niente senza conoscere i disegni della società. Risparmiateci la vostra retorica vuota e abbracciate il viaggio anche voi. Enjoy the journey

IL TABELLONE DEI MOVIMENTI UFFICIALI

Acquisti: Beruatto (Juventus, definitivo), Jureskin (Sered, definitivo), Canestrelli (Empoli, prestito), Torregrossa (Sampdoria, prestito), Rus (Fehevar, definitivo), Esteves (Porto, prestito).

Cessioni: Birindelli (Monza, definitivo), Benali (Crotone, fine prestito), Puscas (Reading, fine prestito), Bruschi (Pro Sesto, definitivo), Bamba (Nd Bilje, prestito), Fischer (Sanremese), Panattoni (Taranto, prestito), Leverbe (Sampdoria, prestito), Berra (Sudtirol, definitivo), Siega (Sudtirol, definitivo), Loria (Frosinone, prestito), Langella (Cerignola, definitivo).

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018