Ci sono tanti motivi per cui i nerazzurri possono essere fieri di quanto ottenuto a Parma, soprattutto per alcuni dettagli emersi nel corso del pomeriggio di ieri, tutti concetti su cui ruota l’analisi post-gara di questa settimana.

LE PAROLE – Per capire le ambizioni di questo Pisa, basta riascoltare alcune delle dichiarazioni dei calciatori dopo il risultato ottenuto. Oltre alla soddisfazione per aver fermato una squadra accreditata come una delle più importanti, sulla carta, di questo campionato, c’è anche un’altra parola che spicca su tutte: rammarico. Sì, perché la fame di vittorie del gruppo nerazzurro la si può leggere attraverso le parole di Lucca (“siamo un po’ rammaricati per il risultato”), ma anche di Mastinu (“era impensabile pensare di poter vincere tutte le partite, per quanto siamo addirittura rammaricati per non esserci riusciti”). Tutti sintomi di buona, anzi, di ottima salute e che fanno ben sperare per i prossimi impegni. Questa squadra è forte, non abbiamo paura di dirlo.

D’ANGELO FACTOR – Ancora una volta, al di là della bravura dei singoli e del gruppo, ha avuto ragione il tecnico Luca D’Angelo. D’altronde contro un 4-1-4-1 molto tignoso da parte di Maresca, occorreva schierare un folto centrocampo, quasi un 4-3-2-1 più che un 4-3-1-2 a inizio gara, con Sibilli spesso sulla linea di Gucher a recuperare palloni. Inoltre, l’aver accelerato a inizio gara, mettendo in difficoltà il Parma, ha reso ben chiare le intenzioni del Pisa che ha costretto a sua volta i ducali ad alzare i ritmi. Si spiegano anche le sostituzioni con la gestione del gruppo. Sono ritornati ad essere protagonisti, nel finale di partita, alcuni giocatori come Mastinu e Piccinini, ma anche Marsura e Masucci oltre a De Vitis. Un po’ sacrificato Yonatan Cohen, andato a scaldarsi, ma rimasto fuori nelle scelte del tecnico. Ci aspettiamo che D’Angelo possa metterlo in campo di nuovo contro la Reggina per continuare la rotazione dell’organico. Fondamentale l’apporto di Nagy e Nicolas, autori di una partita strepitosa, ma soprattutto del solito Lorenzo Lucca.

LUCCA VOLA – Il giovane attaccante, non solo per le sue dimensioni, giganteggia in campo. La sua rete di ieri, un piattone volante su cross invitante, è un capolavoro di coordinazione ma anche di doti naturali che madre natura ha donato al calciatore nerazzurro, quasi infermabile a certe condizioni. Non stupisce che in tribuna ci fosse, il responsabile del mercato dell’Atalanta Giovanni Sartori, venuto per visionare il talento nerazzurro, che si va ad aggiungere alla folta schiera di pretendenti e osservatori, Inter e Juventus in testa. La rete di Lucca è la quinta in sei gare, che lo rendono così il capocannoniere del campionato assieme a Mulattieri e Corazza.

TIFO – Che dire poi degli oltre 2000 pisani presenti a Parma, c’è chi dice 2150, chi invece 2500? Circa un terzo dei 7200 spettatori di ieri al Tardini erano pisani. Nonostante il ritorno dei Boys in curva, sugli spalti non c’è stata obiettivamente partita, con i tifosi nerazzurri che si sentivano più di tutti gli altri. Il risultato? Come sempre il Pisa gioca in casa anche in trasferta e questo non può che essere un valore aggiunto preziosissimo, un patrimonio da salvaguardare.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018