Dopo la sconfitta contro il Venezia i nerazzurri si trovano al quindicesimo posto in classifica. Una partita che pesa come un macigno nell’ottica di questo campionato, dove ad ogni piccolo passo avanti corrispondono sempre un paio di passi indietro e la classifica si fa sempre più deficitaria. Bisogna guardarsi indietro, certo, ma allo scopo di guardare avanti. E una rivoluzione servirebbe?

Parlare dei difetti di questa squadra si è fatto via via sempre più complicato. Ormai i problemi li conosciamo tutti e sono sempre gli stessi, reiterati da una difficoltà enorme a rialzare la testa. Aver perso 5 partite su 11 è un fatto molto grave in avvio torneo e ormai siamo arrivati a un terzo del campionato.

SCONFITTA EMBLEMATICA – Il Pisa ha giocato contro il Venezia ad armi pari, subendo una sconfitta forse immeritata per quanto visto, ma che non può che sollevare diversi interrogativi sulla situazione attuale. Prima di tutto la squadra di Aquilani non è riuscita a sfruttare i punti deboli del Venezia, come già accaduto in altre occasioni, ad esempio con il Lecco. Forse troppo impegnata a mettere in pratica alcuni dettami tattici, al cambiare della gara, come al solito, il Pisa non riesce a cambiare marcia, cambiando a sua volta con il ritmo della partita. Nonostante un buon primo tempo, più è passato il tempo più la squadra di Aquilani ha mostrato fin troppo timore reverenziale nei confronti degli avversari. La squadra deve affrontare i problemi che stanno reiterandosi da tempo e migliorare il suo gioco, soprattutto se vuole evitare di restare nella parte bassa della classifica.

I SOLITI PROBLEMI – Ed ecco che tornano prepotentemente tutti i problemi interni. Gli infortuni, per ultimo quello di Torregrossa, sono ormai come una costante gravitazionale. I calciatori sono frenati dall’aspetto mentale e la difesa, così come l’attacco, ha bisogno di migliorare. In particolare né Moreo né Mlakar stanno dimostrando di essere all’altezza della situazione. Il primo non ha inciso in alcun modo sulla partita al suo ingresso, mentre il secondo sta addirittura peggiorando il proprio rendimento, già negativo, fin dal suo arrivo. Una spesa che oggi appare ingiustificata per un giocatore che sta deludendo oltre ogni misura e dal quale ci si sarebbe aspettati di più. Se Vanoli la partita l’ha vinta coi cambi, il Pisa ancora una volta coi cambi la partita l’ha persa. Il materiale umano a disposizione di Aquilani è questo, però è l’ennesima volta che la gara va su binari negativi quando inizia la girandola dei cambi.

LA GRANDE PAURA – Uscire dalla parte destra della classifica, specialmente con questo quindicesimo posto, diventa una sfida difficile e non affatto scontata. La squadra deve impegnarsi di più ed essere più concreta, perché il rischio e la grande paura da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori è di essere travolti in un loop dal quale altre squadre non sono riuscite a riprendersi in passato, Benevento su tutti. Diversamente però dai sanniti per il momento la squadra di Aquilani appare come un gruppo compatto e non sembra si possa (ancora) correre questo rischio. Insomma, bisogna guardarsi indietro al solo scopo di guardare avanti, perché l’aspetto psicologico è importante e rimanere ancorati all’idea di dover cambiare obiettivo per salvarsi potrebbe avere proprio l’effetto opposto, un po’ come quando si dice a qualcuno di non guardare in basso quando cammina sul baratro. La squadra dev’essere consapevole dei propri limiti e superarli, senza mortificarsi ulteriormente, altrimenti sarà un disastro. Una rivoluzione servirebbe? Probabilmente no, perché sarebbe una sconfitta per tutti, anche a livello dirigenziale. Occorre paradossalmente avere fiducia per uscire da questa crisi, nonostante tutto.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018