Riepilogo e analisi delle trattative di calciomercato del Pisa in questo gennaio. Dai grandi nomi per l’attacco, poi sfumati, al pazzo ultimo giorno di trattative. Il Pisa ha coperto i “buchi” in alcuni ruoli chiave, potando i rami secchi. Tre i giocatori di proprietà ingaggiati dei neroazzurri, quattro i prestiti. Le mosse dei Corrado e di Ferrara saranno bastate per il salto di qualità richiesto per inseguire il Livorno o raggiungere agevolmente una posizione di vantaggio nei playoff?
Gennaio è finito e con lui il calciomercato invernale. La società neroazzurra ha completato più operazioni del previsto, migliorando qualitativamente la rosa, ma sarà stato abbastanza per raggiungere gli obiettivi prefissati?
GLI AFFARI RIUSCITI, SULLA CARTA – Cosa serviva alla rosa del Pisa? Certamente prima di tutto un maggior numero di terzini di ruolo, considerando che fino a ieri, se per qualsiasi motivo si fosse infortunato o fosse stato squalificato anche solo uno degli esterni difensivi a disposizione, la squadra si sarebbe ritrovata in assoluta emergenza. Partito Favale, destinazione Gavorrano in prestito, sono arrivati due giovani classe ’99. Non una sorpresa, considerando che la società era stata chiara poiché avrebbe cercato solo under per questo ruolo. I due nuovi arrivati, entrambi in prestito, hanno certamente fatto salire la qualità della rosa. Il primo, Setola, fino a poco tempo fa era considerato uno dei migliori ’99 della sua generazione, tra coloro da tenere d’occhio in ottica nazionale. Non è riuscito però a trovare abbastanza spazio a Cesena in questa stagione ed è tornato a Palermo, che l’ha girato al Pisa. Per quanto riguarda invece Cagnano, si tratta di una scommessa e il calciatore potrebbe anche essere impiegato più per la primavera che per la prima squadra, ma come sempre sarà la prova del campo a deciderlo. Ai neroazzurri, con il riconoscimento di Mannini come giocatore bandiera, serviva anche coprire le due caselle over rimaste scoperte. Ecco dunque arrivare Francesco Lisi (il miglior affare del gennaio neroazzurro), ottimo esterno dalla Juve Stabia, arrivato a titolo definitivo dopo una trattativa durata un mese, e Sainz-Maza, in prestito dal Foggia, che punta a fare il salto di qualità non fatto fino a questo momento nella sua carriera. Mentre Maza può svariare su tutto il fronte offensivo, Lisi all’occorrenza può anche arretrare, come Mannini, sulla sinistra, potendo essere riadattato in situazione di emergenza come terzino.
IL VALZER DELLE PUNTE E QUEGLI AFFARI UN PO’ MENO RIUSCITI – Al Pisa, più di tutto, serviva un attaccante che la buttasse dentro con regolarità, considerando la preoccupante stitichezza in fase offensiva dimostrata dalle punte fino a questo momento (Negro ed Eusepi infatti in due hanno collezionato la miseria di otto gol in campionato). Come abbiamo avuto modo di analizzare ieri, la società le ha provate davvero tutte per assicurarsi un calciatore da doppia cifra di primo livello da inserire in rosa, ma non c’è stato verso di riuscirci. Sono infatti sfumati, uno per uno, tutti i calciatori trattati in questa finestra di mercato. A partire dal nome più importante, quello di Mazzeo, cercato dai neroazzurri per tutto il mese, arrivando ad offrire anche cifre spropositate sia al Foggia che al giocatore, ma nonostante quest’ultimo fosse convinto a venire, non c’è stata alcuna possibilità di spingere i pugliesi a cederlo e il Pisa si è visto rispedire al mittente tutte le offerte. Il Pisa ha poi sondato spesso il terreno per Arrighini, ma il DS del Cittadella lo ha sempre dichiarato incedibile. Il DS Ferrara ha cercato anche di prendere Moscardelli dall’Arezzo, ma il presidente degli aretini non ne ha voluto proprio sapere di cederlo, giudicandolo un pezzo troppo importante della rosa. Nella giornata di ieri è stato fatto anche un tentativo per Bocalon, ma anche la Ternana era sul giocatore della Salernitana arrivando ad offrire al Pisa Albadoro, con i neroazzurri non interessati all’operazione. Tra i profili trattati anche quello di Ferrari, in forza alla Pistoiese, ma gli arancioni, sebbene avessero potuto cederlo, non hanno trovato un sostituto in tempo e la trattativa è saltata. Tra gli altri nomi trattati anche quelli di Beretta, Rosina e Comi, ma nemmeno questi sono stati portati a compimento. Il Pisa, nell’ultima mezz’ora di calciomercato, ha dovuto così virare su Alexis Ferrante del Brescia. La società neroazzurra era sul giocatore già dal dicembre 2016, ma alla fine a gennaio gli ha preferito Manaj. Il Pisa ha fatto un tentativo anche per rilevare il cartellino del calciatore, ma il Brescia lo ha ceduto solo in prestito. Ferrante, fino adesso, non è mai stato uno che sfonda le reti.Talento interessante, senza dubbio, ma raccolto solo 5 reti in 36 presenze con la maglia delle rondinelle in B e nella sua giovane carriera non è mai andato in doppia cifra nemmeno in Serie D con le maglie dell’Albano Calcio e della Imolese e neppure nelle sue apparizioni in C. Certo, nel cambio con Cernigoi il Pisa ci ha guadagnato, ma non è arrivato il vero bomber che tutti aspettavano. Al Pisa, forse, serviva anche un centrocampista che potesse verticalizzare. Alla fine, è arrivato il giovane Alessandro Petruccelli dalla Roma, probabilmente un acquisto mirato per la Berretti più che per la prima squadra. Il giocatore, classe ’99, non ha trovato mai molto spazio nella primavera giallorossa (chiuso dai vari Antonucci, Besuijen e, soprattutto Riccardi che, anche se classe 2001 è il più forte della squadra) che ha deciso di cederlo a titolo definitivo ai neroazzurri.
I GIOCATORI IN USCITA E IL GENNAIO 2017 RINNEGATO – Analizzate le varie operazioni in entrata, cerchiamo di capire invece le operazioni in uscita del mercato neroazzurro. Partendo dall’ultimo giorno, giusto mandare in prestito in blocco Cuppone, Cernigoi e Nacci alla Paganese, che non hanno mai trovato spazio in prima squadra, se non con alcune sporadici apparizioni che non hanno mai convinto la direzione tecnica del Pisa. Per cedere i tra giocatori in prestito, il Pisa ha rilevato dalla Paganese il giovane Andrea Meroni, lasciandolo in prestito a Pagani fino al termine della stagione. C’era da trovare una destinazione anche a Giulio Sanseverino e Dario Polverini che, in questa stagione, erano stati messi fuori rosa dalla società poiché non rientravano nel piano tecnico. Mentre per Sanseverino è arrivata la risoluzione contrattuale, ben più articolata era la problematica Polverini che era tornato al Pisa dalla società fallita del Modena, ma il Pisa è riuscito a piazzarlo all’ultimo al Racing fondi in prestito. Ceduto in prestito al Bologna anche Kevin Olov Lidin, ma il Pisa crede molto nel giocatore che presumibilmente giocherà il Torneo di Viareggio con la maglia gialloblu. Tra i partenti anche Diego Peralta, direzione Spagna via Extremadura in prestito, che quest’anno si è perso per strada e non è mai stato visto né da Pazienza, né da Gautieri. Quindi la cessione in prestito di Favale, di cui abbiamo già parlato. Ma ciò che risalta di più sono le partenze di Zonta e Zammarini. Mentre per il primo era chiaro fin da questa estate, quando il giocatore è stato messo fuori rosa poiché non rientrava più nei piani ed è tornato prima all’Inter per poi essere ceduto al Bassano, per il secondo invece è arrivato il prestito al Pordenone. Queste due partenze risaltano in particolare poiché rinnegano di fatto il calciomercato di gennaio della scorsa stagione oltre che alcuni piani fatti per i giocatori al termine della Serie B. Il presidente Corrado disse infatti, dopo Spezia-Pisa, che il Pisa sarebbe ripartito proprio da Zonta e Zammarini per la stagione successiva.
INVERSIONE DI TENDENZA? – I numerosi prestiti in arrivo, più che quelli in partenza, denotano una inversione di tendenza nello scacchiere previsto dal presidente Corrado. A dicembre il presidente infatti dichiarò: “Per quanto riguarda la stagione in corso riteniamo di aver avuto solo situazioni positive, tra giocatori di proprietà e pochi prestiti. Se c’è una cosa di cui sono fiero infatti è proprio il fatto che abbiamo ridotto i prestiti a fronte di giovani di proprietà”. Per questo motivo sorprende invece l’arrivo in blocco di ben quattro prestiti secchi in questa finestra di mercato, tra l’altro in ruoli chiave (Sainz Maza, Cagnano, Setola e Ferrante). Inoltre, ben sette giovani su cui si era scommesso non hanno trovato spazio e sono stati ceduti a loro volta in prestito ad altre squadre.
VERDETTO FINALE – Dovendo fare un bilancio, il Pisa ha improntato il proprio mercato per avere una rosa con almeno due giocatori per ruolo. Molti i giovani arrivati, soprattutto in prestito, molti i giovani partiti, anch’essi a titolo temporaneo. Sfumato il grande nome per l’attacco i neroazzurri hanno virato all’ultimo sul giovane Ferrante in prestito. L’affare certamente più importante quello di Lisi. Bene aver aumentato i terzini a disposizione e aver trovato alternative in attacco. Un mercato mirato che, in fin dei conti, dati alla mano, forse non permette di fare il salto di qualità per inseguire il Livorno o raggiungere agilmente il secondo posto. Se le mosse saranno state giuste però, sarà sempre il campo a deciderlo.
Movimenti in entrata
Miguel Angel Sainz Maza. Titolo temporaneo dal Foggia
Carmine Setola. Titolo temporaneo dal Palermo
Andrea Cagnano. Titolo temporaneo dall’Internazionale
Francesco Lisi. Titolo definitivo dalla Juve Stabia
Alessandro Petruccelli. Titolo definitivo dalla Roma
Andrea Meroni. Titolo definitivo dalla Paganese
Jonathan Alex Ferrante. Titolo temporaneo dal Brescia
Movimenti in uscita
Loris Zonta. Risoluzione anticipata del prestito.
Roberto Zammarini. Titolo temporaneo al Pordenone
Giulio Favale. Titolo temporaneo al Gavorrano
Diego Peralta. Titolo temporaneo all’Extremadura
Kevin Lidin. Titolo temporaneo al Bologna
Andrea Meroni. Titolo temporaneo alla Paganese
Iacopo Cernigoi. Titolo temporaneo alla Paganese
Federico Nacci. Titolo temporaneo alla Paganese
Luigi Cuppone. Titolo temporaneo alla Paganese
Giulio Sanseverino. Risoluzione contrattuale