I nerazzurri non vincono da 5 partite. Tra episodi e demeriti, la squadra ha perso il primo posto in classifica che manteneva dalla prima giornata. Proviamo a dare una chiave di lettura al momento negativo della squadra che in queste due settimane avrà molto da lavorare.

ESPULSIONI E UNA DIFFICILE VALUTAZIONE – Quella col Cittadella è stata una notte da incubo. Nel corso dei primi 20′ la squadra aveva approcciato anche bene, in realtà, andando due volte vicina al gol, ma il Cittadella aveva iniziato a crescere di intensità. L’espulsione di Nagy, meritata, ha condizionato la partita, come anche i due rossi un po’ generosi del direttore di gara Francesco Meraviglia a Touré e Lucca. Inutile lanciarsi in analisi dal punto di vista del gioco dopo il gol subito in apertura di secondo tempo. Sicuramente è un merito della squadra essere rimasta viva fino alla fine, ma non sapremo mai quanto il Cittadella abbia effettivamente alzato il piede dall’acceleratore dopo il terzo cartellino rosso e quanto sia stato merito dei nerazzurri.

NERVOSISMO – La gara col Cittadella non è quindi molto commentabile dal punto di vista tecnico, ma ciò che preoccupa maggiormente sono stati alcuni sintomi di nervosismo giunti ben prima del cartellino rosso a Nagy. Beruatto, ad esempio, insensatamente, aveva ricevuto un cartellino giallo per una entrata fuori tempo a metà del primo tempo e Lucca aveva iniziato a litigare con il portiere Kastrati perché aveva chiesto un giallo ai suoi danni dopo uno scontro di gioco. Le ultime parole di Giovanni Corrado nel corso del suo intervento di ieri sono un segnale chiaro rivolto ai giocatori: “I ragazzi devono sapere che stanno facendo un ottimo campionato e ora bisogna capire cosa non è andato in queste partite, cercando di avere lo stesso entusiasmo delle prime perché nessuno ci obbliga a vincere il campionato con 20 giornate di distacco”. C’è un po’ di ansia da prestazione, la stessa che aveva registrato Nagy dopo l’Ascoli: “Dobbiamo capire che non possiamo forzare sempre la giocata. Dobbiamo avere più pazienza”. Pare chiaro che il Pisa stia effettivamente sentendo la pressione della classifica e dei media nazionali. Anche Lucca, da quando è nel mirino dei grandi rotocalchi di calciomercato, si è inceppato. Il valore della sosta dunque sarà molto importante per recuperare mentalmente una squadra che sta soffrendo, al di là di tutte le cose buone fatte fino ad oggi. Se si parla di crisi, le origini stanno quasi tutte qui.

LA CLASSIFICA, L’ATTACCO E LA DIFESA – Il Pisa, come dicevamo, si trova ora al terzo posto. Resta un risultato straordinario, ma bisogna anche guardare l’andamento della graduatoria delle ultime gare. Se prendiamo infatti le ultime cinque partite di campionato, i nerazzurri si troverebbero al terzultimo posto con 3 punti, uno in più di Pordenone e due in più del Vicenza, le uniche due squadre che in questo segmento di gare hanno fatto peggio del Pisa. Una squadra che era stata capace di fare 15 punti su 15 a inizio campionato, ora ha raccolto un quinto di quanto fosse a disposizione in termine di bottino di punti. La difesa in realtà continua a girare, perché i nerazzurri non vanno mai sotto rispetto agli avversari, ma davanti si fa una enorme fatica a segnare adesso, basta guardare la media di gol segnati rispetto all’inizio del campionato. Anche le trame di gioco non hanno più la stessa brillantezza delle prime partite.

MERAVIGLIA E LE PROSSIME PARTITE – Facciamo un passo indietro e torniamo a parlare dell’arbitro. Ironia della sorte, Meraviglia è stato premiato a Cascina non più tardi di due mesi fa al Pulcino d’argento, portandosi a casa il Fischietto d’argento come miglior arbitro emergente dell’anno. I suoi tre rossi, due dei quali, è stato già detto, molto generosi, peseranno oltremodo nell’economia delle prossime partite. Sicuramente contro il Benevento, dove mancheranno sia Lucca, che Touré e Nagy. Mentre per Lucca, il doppio giallo costerà al giocatore solo la gara con le streghe, per Touré e Nagy, a seconda di quanto deciso dal giudice sportivo, il rosso diretto potrebbe pesare anche sulla successiva sfida al Brescia, nuova capolista del torneo.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018