L’ultima gara con la Cremonese è nata male dai primi minuti, ma alla luce di una serie di errori delle terne arbitrali delle ultime gare, si rende necessario parlare di questo tema e del dovere di inserire il var in cadetteria. 

Chi vi scrive detesta parlare degli errori arbitrali, dato che, di fatto, anche i direttori di gara sono umani e sbagliano come e più dei giocatori durante le partite. Ultimamente però, anche un tecnico come Luca D’Angelo, che solitamente evita di lamentarsi della conduzione di gara, ha perso la proverbiale calma, ponendo l’accento proprio sugli errori ravvicinati delle terne delle ultime partite. Diventa quindi inevitabile parlare di questo tema.

Il frame dell’entrata pericolosa di Carnesecchi su Palombi

VAR E SERIE B – Il Var, ormai sempre più necessario in Serie B, sarebbe dovuto partire nel girone di ritorno del campionato, ma alla fine il progetto è stato rinviato nuovamente ai playoff e alla prossima stagione calcistica, proprio per mancanza di personale formato all’interno della classe arbitrale. Se, insomma, il var non è partito, paradossalmente la ‘colpa’, è proprio dei vertici dell’Aia. Proprio Nicchi gelò Balata a novembre con queste parole: “Non siamo pronti. L’introduzione del var in Serie B prevede un percorso di formazione specifico, ma ad ora non ci sono le condizioni”, provando a scaricare la colpa sul presidente della Serie B. Eppure ormai sono ben 3 anni che si parla di questa possibilità in cadetteria. Misteri del Covid-19.

Il gol regolare di Masucci nella gara di andata tra Pisa e Cremonese

GLI ERRORI CONTRO – Evitando di parlare di punti in più e punti in meno, si può però fare una breve rassegna degli errori delle ultime partite, partendo da Cremonese-Pisa. Due gli errori più gravi, un fallo netto in area di rigore su Marin, non ravvisato dall’arbitro, ma anche un rosso diretto non fischiato a Carnesecchi per una uscita assassina su Palombi. Vero è che il Pisa dev’essere più forte anche degli errori della classe arbitrale, ma sono due episodi abbastanza importanti non fischiati dal direttore di gara che ha lasciato correre. Con il Frosinone c’è un tocco di mano di D’Elia all’85’ che avrebbe potuto sicuramente cambiare la partita. Il giocatore è voltato parzialmente dall’altra parte, ma il braccio aumenta vistosamente il volume del corpo e il tocco è evidente. La partita più clamorosa resta quella con la Virtus Entella, un vero e proprio furto con scasso. Non solo infatti la rete annullata a Benedetti era regolare, ma lo stesso difensore è stato ammonito e successivamente squalificato per un rigore totalmente inesistente, creando ben più di un danno solo. Errori di poco conto per come sono andate invece due partite terminate in goleada contro la Spal e il Cittadella, con un rigore non dato sullo 0-0 contro gli spallini e un altro rigore negato contro il Cittadella, con l’arbitro che ammonì Masucci per Simulazione. Tutto però è cominciato, chiudendo il cerchio, dalla gara di andata Pisa-Cremonese, con un gigantesco errore tecnico e una enorme cantonata da parte del guardalinee, quando a Masucci fu annullato un gol regolarissimo, al link qui visibile. Non vogliamo pensare che il Pisa possa arrivare a dare fastidio a causa del cambio di proprietà, sarebbe un pensiero troppo ardito, ma di sicuro adesso i direttori di gara dovranno stare più attenti e l’Aia dovrà impegnarsi di più per farsi trovare pronta al momento di introdurre il Var.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018