Dall’arrivo in punta di piedi al gol di Trieste, passando per la crescita di una squadra e di un gruppo, prima che qualcosa si rompesse, ormai un anno fa, facendo lentamente spegnere la stella d’Austria in terra pisana. Oggi Robert Gucher ha firmato il contratto che lo porta a titolo definitivo al Pordenone. Percorso inverso farà l’attaccante Dubickas che rimarrà a giugno in prestito ai ramarri. Vediamo alcuni momenti e frasi celebri dell’austropisano, per ricordarlo come si deve. Grazie di tutto Robert.

L’esultanza di Gucher a Trieste

TRIESTE E RITORNO – Non si può non partire dal 2019, l’anno della promozione in B. “Le emozioni rimangono per sempre, ora bisogna azzerare tutto e ripartire alla grande”. Così, dopo una corsa lunga un sogno e il suo gol nei supplementari, Gucher commentava la stagione appena conclusa. Ma le parole più emozionanti di quell’annata sono per i compagni, il gruppo e la sconfitta più amara, quella che diede il via a tutto. “Il mister è stato determinante per la nostra crescita. Il ricordo più nitido della stagione che ha dato il via all’impresa? Più delle vittorie è stata la litigata fatta a Carrara dopo il 4-1, negli spogliatoi sono volate parole grosse e ci siamo confrontati da uomini veri, poi è partita la cavalcata“.

I DERBY COL LIVORNO – I derby col Livorno sono sempre stati caratterizzati, negli ultimi anni, comunque da un certo equilibrio, prima che il Pisa compisse un sorpasso con la storia, rispedendo i labronici nell’anonimato. In amaranto oggi l’unica cosa che resta sono cocci e datteri da raccogliere e un “avanti d’esse pari” la cui eco ormai si è perso nel vento. Come non dimenticare però il gesto con cui Gucher si rivolse ai livornesi dopo la prima vittoria nel derby per 1-0? Un gesto per il quale il capitano si scusò: “Il gesto nel derby col Livorno? In realtà mi sono anche scusato e non è una cosa che bisogna ripetere. I derby toscani sono tanti quest’anno e danno tanto spettacolo e bisogna viverli dentro e fuori dal campo”.

Gucher e De Vitis, due della vecchia guardia

IL PRIMO RECORDNel 2021 Gucher diventa lo straniero con più presenze in campionato con la maglia del Pisa, superando Klaus Berggreen. Dopo una grande prima stagione in Serie B, successivamente Gucher fece altri record, arrivando anche a segnare 6 reti in una stagione, cosa mai capitata all’austriaco in carriera. Dopo i playoff sfiorati, all’inizio della stagione successiva, nel 2020/21, il Pisa ebbe un periodo di crisi. Gucher rispose con un gol e il gesto del silenzio: “Il gesto del silenzio era un gesto assoluto, perché questa squadra non la tocca nessuno. Nel calcio si fa spesso e volentieri un passo indietro, è stato detto che siamo scarsi e inutili. E questa squadra non se lo merita. Mi è venuto istintivo ma non è rivolto a nessuno in particolare. La squadra viene coperta e aiutata, anche da fuori”. Dopo quelle dichiarazioni i nerazzurri ripresero la loro marcia, fieramente riuscendo a salvarsi per il secondo anno di fila.

Robert Gucher (foto Pisa SC)

IL CARISMA DOPO MONZA: “ERAVAMO MACERIE” – Già ormai privato ufficiosamente dei gradi di capitano, con solo qualche comparsata in formazione, per situazioni interne mai svelate ufficialmente, Gucher rimase comunque al proprio posto, parlando poco ma continuando ad allenarsi. Al termine della stagione scorsa, proprio dopo la finale contro il Monza, le parole più sentite furono proprio quelle del capitano: “Pochi anni fa eravamo macerie. Grazie Pisa per quello che sarai domani. Diventerai ancora più grande”. L’ultima presenza col Pisa di Gucher risale ai 9′ in cui fu schierato in campo contro il Cosenza, nell’aprile scorso. Poi la società nerazzurra prese la decisione definitiva di estrometterlo dalla lista per la stagione 2022-23. Non partecipò al ritiro, tornò ad allenarsi alla fine dell’estate con la maglia del Pisa, con la speranza di ottenere un contratto. Oggi, dopo mesi di lontananza dal rettangolo verde, Gucher e il Pisa si separano ufficialmente. Forse il finale è stato più amaro che dolce, ma nessuno potrà mai negare che l’austropisano abbia fatto la storia del Pisa e resterà nella storia nerazzurra per sempre. Grazie di tutto Robert.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018