Ieri sera, durante la puntata numero 30 di Finestra sull’Arena, abbiamo intervistato telefonicamente il direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli. Rivedi la puntata e rileggi le dichiarazioni di Jacobelli.

Dall’analisi dell’ultima partita della stagione regolare del Pisa contro l’Arezzo, passando per i primi verdetti con le vittorie di Lecce, Livorno e Padova nei rispettivi gironi. Inoltre buone notizie dalle giovanili, con il passaggio del turno in semifinale dei neroazzurri di Birindelli della Under 16. Mister Petrone ha deciso per un’altra settimana a porte aperte. Tiene banco la questione penalizzazioni, con la Serie C che porta oltre 70 punti di penalizzazione complessivi tra le varie squadre. Tra le news della settimana Pablo Dana rileva il 25% del Mantova, inoltre il presidente Corrado ha rilasciato una lunga intervista a Gianluca di Marzio, mentre Daniele Mannini ha parlato ai giornalisti in conferenza stampa. Infine l’intervista al direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli che riportiamo integralmente:

Buona sera direttore, ci sono stati i primi verdetti in Serie: Padova, Livorno e Lecce sono andate in Serie B vincendo i rispettivi gironi. È anche un bene forse che squadre con un grande bacino d’utenza salgano di categoria? E del Pisa cosa ne pensa?

Certamente sì, la serie C ha dimostrato quanto sia grande la sua vitalità, sia quanto seguito abbia. In particolare il Pisa si ritrova con tante squadre già qualificate per i playoff . Credo che il Pisa, tolta la possibilità di raggiungere il Livorno che ha vinto il campionato, abbia tutto per cominciare questo cammino che sarà particolarmente articolato e laborioso per i playoff, ma ritengo ci siano le basi per alimentare un pragmatico ottimismo.

Il direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli

Con la nuova guida tecnica Petrone ha infuso rinnovato entusiasmo alla piazza, dando anche quel qualcosa in più che forse è mancato durante la stagione. Che idea si è fatto della gestione societaria di quest’anno che a livello nazionale raggiunge ampi consensi?

Le persone si misurano dalle loro azioni e da quando Giuseppe Corrado ha salvato il Pisa che navigava verso il baratro, ha parlato con i fatti. Io penso che tutte le mosse della società, le decisioni prese, i programmi illustrati e che passo dopo passo vengono attuati, costruiscano le basi per la costruzione di un grande Pisa. Sappiamo benissimo quanto sia difficile centrare la promozione in questa formula così complessa che non perdona il minimo errore, però sappiamo che la ricostruzione di una grande società storica quale il Pisa è stato e tornerà ad essere, con le basi gettate da Corrado, rappresentano gli ideali di una gestione seria e questo fa la differenza nel calcio di oggi. Di Pisa ho letto l’intervista a Corrado realizzata da Di Marzio che ha dimostrato quanto straordinaria sia la capacità dei pisani. Ricordo ancora le 7500 persone alla presentazione o le 2500 in Trentino per la prima amichevole col Carpi. Avendo avuto la fortuna di conoscere dal vivo il presidente Corrado, posso dire che questo è un patrimonio inestimabile.

Jacobelli con Roberto Baggio

Parlando degli altri gironi: che cammino hanno fatto Lecce e Padova?

Il campionato di C è massacrante, si vince sulla distanza, che deve coniugare sì l’aspetto tecnico, ma soprattutto la capacità di impostare una preparazione atletica che permetta di essere competitivo per l’intero torneo. Il Padova ha dimostrato di avere queste caratteristiche per tutta la stagione e questo non è mai figlio del caso o di coincidenze astrali fortunati. Bisogna lavorare seriamente e indovinare anche gli uomini giusti in sede di campagna acquisti. Stesso discorso vale per il Lecce che ha vissuto momenti più difficili, ma alla fine è emerso.

Qual è il suo giudizio su questa formula allargata a così tante squadre? Non può penalizzare le squadre arrivate ai primi posti?

Sicuramente questo è un rischio concreto, ma è anche vero che l’intento della Lega di Serie C è stato quello di garantire un post campionato che potesse essere il più avvincente possibile e che fosse caratterizzato da un grande interesse. Penso che assisteremo a playoff particolarmente combattuti.

Questa Serie C però ci ha presentato anche casi molto negativi, come il Modena, l’Arezzo e i 74 punti di penalizzazione dati in totale

D’altra parte quando non esistevano queste sanzioni e quando troppe iscrizioni lasciavano il posto a stagioni deludenti e traballanti che si concludevano con fallimenti o epiloghi tristi per il calcio, si chiedeva che l’organizzazione calcistica intervenisse. Deve essere analizzato il bilancio di una società e bisogna capire quanto sia sostenibile. Poi è anche vero che alcune squadre non abbiamo avuto la capacità di sostenere il peso dello sforzo economico compiuto per l’iscrizione durante il resto della stagione. Ecco perché la gestione di Corrado merita un elogio anche sotto questo aspetto. Uno dei punto di merito di Corrado stesso è stato quello di gettare le basi in campo e fuori dal campo.

Spaziando e guardando in grande, possiamo dire che è un momento difficile per il calcio italiano, considerando anche la nazionale che non si è qualificata ai Mondiali. Quanto abbiamo bisogno di svoltare pagina?

Ci sono momenti veramente pessimi e molto tristi come quello vissuto la sera del 13 novembre scorso, quando la nazionale non si è qualificata ai Mondiali per la prima volta dopo 60 anni, però è anche vero che in un momento di grande crisi, se si ha la forza e la volontà di ricominciare, si può anche ripartire e si deve ripartire. Questo è uno dei momenti più deludenti anche col ventesimo posto della classifica Fifa. È altrettanto chiaro che la scelta del nuovo commissario tecnico è solo il primo nodo da sciogliere, ma il nuovo CT che sarà probabilmente Mancini, dovrà avere carta bianca su tutte le rappresentative, dovrà avere il tempo e i modi per allenare la nazionali, dovrà esserci l’introduzione del campionato riserve e tutta una serie di interventi da eseguire. Credo però anche che la stessa avventura della Roma in Champions League, conclusasi male per colpa dell’ennesima direzione arbitrale disastrosa, abbia dimostrato la vitalità del calcio italiano, con talenti e allenatori che bisogna saper valorizzare.

Che ne pensa della vicenda dei diritti TV e di Mediapro?

Io sono convinto che una soluzione verrà trovata, perché oltre un miliardo di euro per i diritti domestici non verranno certamente congelati e lasciati sul tavolo. Certamente bisognerà impiegare questo denaro in un modo decisamente migliore di quello che molti hanno fatto in questi anni.

Cosa ne pensa, in chiusura, del derby d’Italia e di quello che è stato un episodio discusso, quello dell’intervento di Pjanic e in generale sulla direzione di Orsato?

Su Tuttosport abbiamo dato 5 a Orsato, dicendo che la sua direzione di gara è stata assolutamente insufficiente. Doveva espellere Pjanic già nel primo tempo, inoltre ha sbagliato anche sul fronte opposto con la Juventus che ha avuto da recriminare per un mancato rigore su Matuidi. La direzione non è stata all’altezza dell’importanza della posta in palio. Hanno avuto entrambe da recriminare, fermo restando il fatto che la Juventus abbia dimostrato nel colpo di reni finale di avere maggiori motivazioni. L’Inter ha fatto la migliore gara della stagione, rimontando in 10 contro 11, subendo poi la contro rimonta. Evidentemente anche le mosse tattiche di Spalletti non sono state vincenti.

Un caro amico arbitro mi ha sempre detto che quando non si parla della direzione di un arbitro durante la partita, vuol dire che è stata una buona direzione. È d’accordo?

Il miglior arbitro è sempre quello che passa inosservato, Orsato non ci è riuscito.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018