Dopo le critiche all’operazione di restyling dell’Arena da parte della Città Ecologica, arrivano anche le polemiche di Diritti In Comune sul progetto di Gagno

Questa la nota di Diritti in Comune

“Fino a prova contraria le destinazioni urbanistiche della città le decide il Consiglio Comunale, dopo un ampio dibattito pubblico, con gli strumenti che la legge prevede: il Piano Strutturale e il Piano Operativo (ex Regolamento Urbanistico).

La scheda norma che specifica le previsioni per l’area agricola di Gagno situata tra il cimitero di via Pietrasantina, il Tumulo etrusco e il parcheggio scambiatore, prevede un parco urbano e una grande area di verde sportivo. Ben venga quindi l’idea di realizzare un centro sportivo (calcistico) funzionale alla squadra cittadina e magari utile anche al quartiere, integrata in un bel parco urbano che colleghi le aree monumentali del Cimitero storico di via Pietrasantina e il tumulo etrusco attualmente sottoutilizzato nonostante il suo valore archeologico.

Rilancio turistico, servizi al quartiere e potenziamento delle strutture della squadra cittadina, sembrava la quadratura del cerchio.

E invece, non senza stupore, abbiamo appreso che il progetto presentato prevede di inzeppare letteralmente l’area, fino all’ultimo metro quadro, di campi e parcheggi, compresi gli edifici evidentemente necessari.

Ma se erano necessari così tanti campi e così tanti parcheggi (lo sono?) perché non si è pensato a utilizzare un’area più grande magari non in mezzo a case e monumenti? Non solo, l’area sarà completamente recintata, con ingressi regolamentati: esigenza anche questa in teoria comprensibile data la finalità del progetto, ma questo pone inevitabilmente fine a qualsiasi idea di pubblica utilità e fruizione e di creazione di percorsi verdi di collegamento tra il grande hub turistico e il prezioso bene archeologico.

Nei fatti questo masterplan non rispetta le previsioni contenute nella scheda del Regolamento Urbanistico, per cui si dovrebbe procedere ad una variante per realizzarlo. Noi pensiamo, invece, che per questa area vada attuato quanto previsto dal RUC, ovvero un grande parco con all’interno un asse verde largo almeno 15 ml intorno al quale si sviluppano le aree verdi, ed impianti sportivi sul lato di via San Jacopo.

Non sottovalutiamo nemmeno l’impatto che l’operazione avrebbe sulla regimazione delle acque del quartiere. L’area agricola infatti attualmente è leggermente più bassa del resto del quartiere e in caso di piogge intense funziona da “vasca” di accumulo delle acque che poi vengono lentamente assorbite. Ma quando sarà in buona parte impermeabilizzata (edifici, parcheggi e campi sintetici) cosa accadrà alle acque in eccesso? dove saranno smaltite?

Ultimo ma non ultimo il tema della qualità ambientale e biodiversità: l’area è attualmente utilizzata come territorio di caccia da numerose poiane, gheppi, taccole che vi nidificano e numerose altre specie preziose vi trovano un habitat ideale. Non era pensabile conservare almeno dei corridoi ecologici, siepi e alberature?

La nostra illusione era che fosse possibile coniugare le diverse esigenze (sportiva, turistica, ricreativa e ambientale) così come prevede la scheda norma del Piano Operativo, ma se così non è, va ripensato l’intervento in un luogo più adatto”

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018