Ormai possiamo dirlo con assoluta certezza, Alessandro Quaini è un’altra delle scommesse vinte dalla triade Gemmi, Corrado, D’Angelo. Il calciatore, con grande autorevolezza, è una delle più belle scoperte e sorprese della stagione, già capace di giocare da protagonista in delicatissime sfide di campionato. Con lui il futuro del Pisa è già qui.

RESPONSABILITA’ – Chissà cosa si saranno detti Luca D’Angelo e Alessandro Quaini, in questi giorni, quando è diventato chiaro che il centrocampo nerazzurro sarebbe diventato una responsabilità di questo ragazzo di 22 anni, classe ’98. Mi immagino un discorso come di un padre a un figlio, con il supporto dei veterani del gruppo e la voglia di assumersi le proprie responsabilità, senza paura, come solo i giovani di oggi sanno fare, troppo spesso, in generale, messi da parte, ma già pronti a guardare in faccia il futuro e prenderlo di petto. Proprio questa è la chiave di lettura di Alessandro Quaini, guardare avanti, senza paura e verticalizzare, la cosa che sa fare meglio, forse il giocatore che sa farlo meglio all’interno del gruppo nerazzurro. Ieri sera il capolavoro: Con la gamba aperta da un taglio sulla tibia, tra sangue e dolore, con la paura di essersi fatto qualcosa di grave, medicato subito dallo staff medico del Pisa, è rimasto in campo, stoicamente, fino a quando, nel finale di partita, è stato cambiato per accomodarsi in panchina dopo una grande prestazione.

METTERSI A DISPOSIZIONE – Il giovane calciatore è diventato anche un amuleto, capace di essere presente in tutte le più importanti partite del Pisa della stagione, dai pochi minuti dello 0-3 di Lecce, quando ha esordito, passando per la vittoria in trasferta di Monza da titolare, l’occhiatina con l’Empoli nel pareggio per 1-1, ma soprattutto l’impresa casalinga contro la Spal per 3-0. Quando il Pisa ha messo il suo abito più bello, Quaini c’era. Quaini ha saputo mettersi a disposizione, fin dal ritiro estivo, con grande passione e incontrando i favori dell’allenatore. Un infortunio ha fatto ritardare il vero inizio del suo campionato e tra addetti ai lavori ricordiamo distintamente quello sguardo in tribuna autorità, con le stampelle, un po’ sommesso con cui il calciatore guardava con nostalgia, ma anche voglia di tornare in campo, il terreno dell’Arena Garibaldi calcato dai suoi compagni di squadra. Con la testa bassa e il lavoro Quaini si è ritagliato un grande spazio, mettendosi a disposizione del tecnico nerazzurro e del gruppo.

Quaini e Asencio, immortalati ieri dalle telecamere di Dazn

QUAINI E ASENCIO, AMICI CONTRO – Un’istantanea della partita da conservare è l’inquadratura di Dazn tra Quaini e Asencio che si abbracciavano nel corso della gara. I due approdarono insieme al Pisa, il 24 luglio del 2019, quando i nerazzurri ufficializzarono il prestito dal Genoa di Asencio, mentre Quaini fu girato immediatamente all’Albinoleffe. Mentre la stampa era in sollucchero per l’arrivo di Asencio, l’acquisto di Quaini era rimasto in secondo piano, dietro ai riflettori. Il Pisa ha continuato a seguirlo, facendogli fare le ossa, fino a quando non è diventato chiaro chi fosse il calciatore destinato ad essere il futuro della squadra. I due sono amici da tempo, avendo giocato per anni a Genova. Ieri si sono ritrovati contro, ma a fare la differenza tra i due giocatori è stata la testa, nella loro carriera. Mentre Asencio ha cambiato 5 squadre in due anni, tra mal di pancia, dolorini e polemiche, resosi protagonista ieri di un altro episodio da testa calda, battibeccando con la panchina nerazzurra, Quaini invece si è distinto per i valori morali e del gruppo, come piacciono al pubblico pisano e alla dirigenza nerazzurra. Per una volta non è il nome ‘esotico’ a fare la differenza, ma la cultura del lavoro, la tecnica e la costanza nell’allenamento. E poi, volete mettere per un pisano tifare per uno che si chiama Quaini?

Sotto, una foto di Alessandro Quaini con Asencio:

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018