Un anno fa se ne andava Gigi Simoni, l’allenatore gentiluomo. Gentile, educato garbato, un simbolo silenzioso di un calcio irripetibile. Mai una parola fuori posto, ha avuto l’affetto di tutti ed è sempre stato un punto di riferimento per la città e per i tifosi. Oggi, alle 14.30, la messa nel suo ricordo presso la Basilica di San Piero a Grado.
UNA STORIA PISANA – A Pisa Simoni ha guidato la squadra a due promozioni dalla Serie B alla Serie A nelle stagioni 1984/85 e 1986/87. Dopo un anno di “pausa” tra le due annate pisane, era approdato alla Lazio nel 1985/86, per poi tornare appunto a Pisa, dove cominciò una nuova cavalcata trionfale. In tempi recenti aveva festeggiato i 110 anni del Pisa alle officine Garibaldi, assieme ad altri 100 ex nerazzurri.LA CARRIERA – Successivamente aveva guidato l’Inter nella vittoria della Coppa Uefa nel 1997/98, tenendo testa in campionato alla Juventus. Guidò il Napoli, la Lazio e il Genoa. Da giocatore aveva indossato la casacca di Napoli, Torino e Juventus tra le altre, per poi cominciare la carriera da allenatore al Genoa, dove di fatto aveva concluso la sua carriera di calciatore. Fu lui il primo ad allenare il Fenomeno Ronaldo in Italia, guidando la squadra meneghina all’infinita lotta di quella stagione, battendo in finale di Coppa Uefa la Lazio.