L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pisa Raffaele Latrofa è stato ospite particolarmente gradito ed importante nel corso della puntata numero 125 di Finestra sull’Arena, un amico che, appena ne ha l’occasione, accetta i nostri inviti per discutere del Pisa e, ieri sera, per parlare della felice conclusione per la conclusione del passaggio di quote del Pisa ad Alexander Knaster, ma anche e soprattutto per la Nuova Arena. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Latrofa.

La trattativa, in maniera molto rapida, si è conclusa felicemente. Chi dobbiamo ringraziare?

“Io voglio salutare prima di tutto il dottor Paletti qui presente in trasmissione. Ritengo che il primo ringraziamento sia da ascriversi a lui e al dottor Ricci, perché sinceramente hanno fatto un tratto di strada importantissimo che rimarrà nella storia del club. Ci siamo scritti con Ricci mercoledì sera, ma ci tenevo a dire quello che pensavo a Paletti di persona. Siamo una città che vive questa squadra in maniera totale”.

Che rapporto e ruolo avete avuto con Knaster e Corrado nel corso della trattativa?

“Avevamo avuto un incontro con Corrado la scorsa settimana io e il sindaco Conti. In quella occasione il presidente aveva dispiegato le carte, dicendoci che la trattativa era vicina alla conclusione. In seconda battuta Corrado ci ha illustrato l’interesse di Legends international per lo stadio e ci è stato detto che i tempi della consegna del Pef si sarebbero molto accorciati. Tra le cose che ci siamo detti c’erano anche le rassicurazioni da parte sua e nostra riguardanti gli aspetti burocratici sulla variante. Knaster era informato su tutto e io e il sindaco Michele Conti non abbiamo fatto altro che rassicurarlo in maniera assoluta come per altro facciamo da mesi anche in città. Siamo pienamente convinti che il nostro lavoro sia terminato bene e che da domattina si possa ricevere un progetto nelle migliori condizioni. La struttura comunale è già pronta per le fasi successive”.

Come commenta questa positiva risoluzione delle trattative che ha portato all’annuncio ufficiale?

“Quando ieri sera c’è stata l’ufficialità tanti di noi hanno ripercorso a ritroso anni e anni passati su quei gradoni. In un periodo brutto come questo di Covid-19, ogni tanto ci sono notizie bellissime come questa. A mio avviso vince Pisa, come città prima di tutto, e come società nerazzurra che è stata gestita in maniera impeccabile negli ultimi anni. Le cifre corrisposte sono importanti per l’affare e corrispondono a un valore altrettanto importante. Vince anche l’amministrazione perché riteniamo di aver messo un tassello importante sulla vicenda. Senza la variante approvata non saremmo stati appetibili per lo stadio. Se Knaster fosse arrivato a Pisa e avesse scoperto che lì erano previsti palazzi di 7 piani invece dello stadio ci avrebbe pensato due volte a investire”.

Cosa ne pensa dell’ultimo comunicato de La Città Ecologica e di tutte quelle osservazioni in fase di dibattimento, molte delle quali ridondanti?

“Io leggo quotidianamente quello che scrive La Città Ideologica. Vedo che D’Amico si diverte a storpiare il mio nome chiamandomi arrogante e questo lo accetto con una serietà estrema perché in questi anni una parte discreta di persone ha diffidato del mio operato, sottoponendomi a pressioni non indifferenti. Non potevo scendere su quel livello e non posso scendere su quel livello adesso. È il prezzo da pagare per il ruolo che si ricopre, ma si fa volentieri per la città e il Pisa. Ho sempre lavorato a testa bassa, ma del resto i ricorsi sono ammessi e fanno parte di questo ordinamento. Ogni volta abbiamo risposto anche a decine di osservazioni, spesso fotocopia, analizzandole una per una perché non rimanesse neanche una virgola in sospeso. Noi in questa vicenda ci siamo sentiti la totalità dei nostri concittadini che ci davano supporto e una mano. Sono a posto con la mia coscienza”.

Davvero lo stadio rischia dal punto di vista dell’impatto acustico?

“Questo stadio sarà una sorta di bomboniera al coperto e avrà una acustica nettamente migliore, con una fonoassorbenza nettamente superiore rispetto a quella dello stadio attuale. Ovviamente ciò non toglie che dovranno essere presi nullaosta e permessi, sui quali abbiamo anticipato i tempi. Le prime riunioni con la soprintendenza ci sono state e ce ne saranno alte. Non si può pensare in Italia di non riuscire a fare uno stadio nuovo, tecnologicamente all’avanguardia salvando qualcosa di decadente. Così si va contro il buon senso, ma dobbiamo rispondere con le carte dei tecnici, nostri come quelli messi in campo dal Pisa, nettamente qualificati”.

Gli assessori Latrofa e Dringoli

A che punto siamo con le riunioni tra Legends, il Comune e il Pisa? Ci saranno accelerate per il Pef e il progetto definitivo? Tifosy avrà una parte nella raccolta finanziaria?

“Sull’aspetto legato a Legends io so ciò che ci è stato rappresentato da Corrado la settimana scorsa. Noi aspettiamo notizie ufficiali. Si parla di una società che ha lavorato con lo stadio di Manchester, Madrid e altre realtà internazionali, con la possibilità di poter realizzare quello stadio multifunzionale di cui abbiamo sempre parlato, condizione importante perché il piano economico sia adeguato. Le trattative vanno avanti e sembra si vada in uno schema diverso da quello del passato, che comprendeva invimit e il Credito Sportivo. Con l’ingresso di Knaster le cose si semplificano, anche per quanto riguarda il Comune che darebbe il diritto di superficie per lo stadio, per una durata che sarà quella prevista dal Pef.  Noi inoltre garantiremo che il Pisa dovrà giocare sempre e soltanto all’Arena Garibaldi. Sarà tutto scritto nero su bianco in una convenzione finale che sarà firmata tra le parti. Gli asset che riguardano invece i soggetti proponenti che potrebbero entrare nel Pef invece sono diversi, soltanto gli imprenditori potrebbero decidere come saranno composti. Le parole di Pasquarelli ci fanno pensare che siamo vicini alla consegna del Pef, poi ho sempre detto ai cittadini che la pressione sia sbagliata, un mese più o un mese meno. L’importante è il dialogo tra le parti, poi se non fosse febbraio, ma marzo o aprile, accettiamoli con serenità”.

Ci chiedono in chat quale sarà la capienza del futuro stadio.

“Ad oggi il numero resta di 16500 spettatori, ma potrebbe ancora variare in sede di progetto definitivo”.

Vi siete già incontrati col nuovo proprietario?

“No, ancora no. L’arrivo di un imprenditore di tala caratura è molto importante per la città. È una bella prova per Pisa e abbiamo tutte le caratteristiche per superarla brillantemente. Dobbiamo essere in grado come città di farlo sentire a casa a suo agio, dando modo di esprimere quello che sa fare al meglio. Ciò che sa fare è scritto sui suoi curriculum che sono pubblici ovunque”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018